Suicidio assistito, in Fvg vicini alla meta delle cinquemila firme per la legge regionale

L'associazione Luca Coscioni ha raccolto 4700 sottoscrizioni per la proposta di legge popolare

Martedì 13 Giugno 2023 di Ldf
Suicidio assistito, in Fvg vicini alla meta delle cinquemila firme per la legge regionale

Quasi arrivati alla meta. Già, perchè mancano veramente poche firme per raggiungere la possibilità di depositare una proposta legge regionale di iniziativa popolare in Friuli Venezia Giulia. A farlo con la campagna "Liberi Subito" promossa dell'Associazione Luca Coscioni per la Libertà di Ricerca Scientifica che ha raggiunto in Friuli Venezia Giulia le 4700 firme. ne servono in tutto 5000 che sono necessarie per depositare in Consiglio Regionale una proposta di legge popolare per chiedere tempi certi e gratuità nelle procedure per le persone gravemente ammalate e sofferenti che hanno diritto di accedere al suicidio assistito. L'altro giorno, con il gay Pride a Pordenone sono state raccolte in una sola giornata ben 500 firme.
«La nostra azione è necessaria - dice Maria Dilda, coordinatrice della Cellula Alc di Pordenone - per essere di sostegno a tutte quelle persone che si trovano nelle condizioni di Anna, nome di fantasia, residente a Trieste che ha chiesto il 4 novembre scorso l'accesso al suicidio assistito senza ancora ad oggi ottenere risposta dall'Azienda Sanitaria Giuliano Isontina». Una situazione, però, che si assomiglia in tutta Italia, fatta eccezione per il Veneto che invece ha già risposto ad una richiesta analoga. Sabato scorso la Cellula Coscioni Pordenone "Italo Corai" ha tenuto un banchetto al Pride Village in occasione del primo Pride organizzato a Pordenone. «Abbiamo sostenuto il Manifesto del Pride Fvg senza indugio sin dalla prima ora - continua Dilda - per dimostrare la nostra vicinanza alla comunità Lgbtqia+ ed ai temi che porta avanti. Il rispetto dei diritti e delle volontà dell'individuo sono alla base delle nostre battaglie». E i risultati, come detto, sono arrivati. Per l'occasione, infatti, sono state raccolte oltre 500 firme, un numero decisamente molto alto che ha avvicinato il risultato finale.
Cosa chiede la proposta di legge di iniziativa popolare? Semplicemente che una volta che una persona ha fatto la richiesta per accedere al suicidi assistito, vengano fissati tempi certi per la risposta.

Oggi la media (se la risposta arriva è almeno di due anni, tempo impossibile da attendere in quelle condizioni perchè aggiunge dolore al dolore. In più la proposta di legge chiede che il servizio sanitario regionale fornisca la prestazione gratuitamente, cosa che ora non è garantita. La procedura prevede che la richiesta venga esaminata da una commissione regionale e poi al vaglio del comitato etico.

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