Suicidio assistito, a Pordenone raccolte già cento firme a sostegno della legge

Martedì 11 Aprile 2023
Marco Cappato, uno dei più noti sostenitori

PORDENONE - Un centinaio di adesioni: sono quelle raccolte sabato al tavolo allestito in piazzetta Cavour dall'associzione Luca Coscioni che ha lanciato la campagna "liberi subito", una raccolta di firme a sostegno della proposta di legge regionale di iniziativa popolare che vuole definire tempi certi per l'accesso al cosiddetto "suicidio assistito" a quelle persone malate, capaci di intendere e di volere, ma che vivono gravi sofferenze fisiche o psichiche come sancito dalla sentenza della Corte costituzionale 242 nel 2019.
La proposta di legge è composta da sei articoli e, oltre ad illustrare le finalità del provvedimento, individua i requisiti di accesso alla pratica del suicidio assistito conformemente a quanto stabilito dalla sentenza della Corte costituzionale, prevede l'istituzione di una Commissione medica multidisciplinare (composta da un medico palliativista, da un neurologo, da uno psichiatra, da un anestesista, da un infermiere e da uno psicologo) presso le Aziende sanitarie del Fvg. Si tratta, nella proposta, di Commissioni che non prevedono la corresponsione di compensi, gettoni di presenza o altri tipi di inedennità. Infine, viene prevista la verifica dei requisiti per l'accesso al suicidio medicalmente assistito. A tal proposito, la proposta di legge - a fronte delle lunghe attese alle quali sono stati costretti finora in altre parti d'Italia quanti avevano fatto richiesta di poter usufruire del suicidio assistito - prevede che la procedura e i tempi che le strutture del Servizio sanitario regionale devono rispettare siano di venti giorni "decorrenti dalla presentazione della domanda da parte della persona interessata"; resta inteso che la procedura può essere sospesa, posticipata e/o interrotta in ogni momento da parte del paziente.
In linea con le inidicazioni ministeriali, la proposta di legge regionale presentata dall'associazione Coscioni prevede che le prestazioni sanitarie connesse ai suicidi medicalmente assistiti siano gratuite e per questo motivo viene sottolineato che la legge non necessita di una copertura finanziaria nel bilancio regionale in quanto riguarda "prestazioni sanitarie che la Regione è già tenuta a garantire e per i costi delle quali si deve quindi provvedere secondo le ordinarie modalità di finanziamento dei servizi".
Obiettivo dell'associazione Coscioni e delle diverse associazioni locali che la sostengono è raggiungere almeno 5mila firme per poter presentare la proposta di legge al Consiglio regionale. A Pordenone il prossimo tavolo di raccolta firme si terrà sabato, 15 aprile, dalle 8.30 alle 12.30. I tavoli che verranno organizzati nelle varie province saranno visualizzabili sul sito web https://infvg.liberisubito.it; si sta anche predisponendo la consegna dei moduli agli uffici di stato civile dei Comuni.
A questo proposito, l'associazione Luca Coscioni è alla ricerca di autenticatori (notai, avvocati, consiglieri regionali o comunali) che devono essere presenti ai tavoli con la funzione di certificazione delle firme raccolte.

Ultimo aggiornamento: 10:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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