A lavorare solo quattro giorni la settimana? Pordenone ci pensa, ecco il piano per l'esperimento

Venerdì 29 Dicembre 2023 di Loris Del Frate
Lavoro in fabbrica

“Lavorare tutti, lavorare meno”. Era uno degli slogan che ha contraddistinto (e continua a farlo) da molti anni il mondo del lavoro. In alcuni Stati ci sono persino riusciti, in Italia a rompere quello che sembrava un fronte impossibile c’è riuscita Luxottica, che tra le prime in assolute ha introdotto un nuovo contratto in cui è attiva la “settimana corta”. Ma la novità sembra aver contagiato anche il Friuli Venezia Giulia e nello specifico la provincia di Pordenone. Almeno a sentire il presidente di Confindustria, Michelangelo Agrusti che ha rilanciato.

Già, perchè nel pordenonese si potrà sperimentare in alcune aziende che vorranno farlo, la settimana corta. 


I FATTI


«Per la verità - spiega Agrusti - ci sono già degli esempi nel Friuli Occidentale, pochi, selezionati, e soprattutto concordati in base alle esigenze dell’impresa interessata. Resta il fatto che una sperimentazione, sul modello Luxottica, si può senza dubbio tentare anche qui perchè questo sarà il futuro». Intanto si deve partire da una considerazione chiara: avere maggior tempo a disposizione per la famiglia o per gestire i propri interessi e gli hobby, non significa per forza lavorare meno. «Casomai - va avanti il presidente di Confindustria Alto Adriatico - significa lavorare meglio. Non dimentichiamo, infatti, che oggi i giovani hanno pochissima intenzione di lavorare in fabbrica, così come c’è un fenomeno in pieno avanzamento che riguarda anche la nostra regione: ci sono sempre più persone che si dimettono da loro posto di lavoro volontariamente. Si tratta di indicazioni che devono essere prese in seria considerazione».


POST PANDEMIA


«La pandemia Covid - spiega Agrusti - ha senza dubbio avuto un effetto dirompente sul mondo dei lavoratori che oggi preferiscono senza dubbio avere più tempo per loro. Questa è una cosa che non può essere ignorata dalle nostre imprese che fanno sempre più fatica a trovare personale e che ora sono anche interessate alla fuga volontaria dei loro lavoratori. Non c’è dubbio che Luxottica, molto spesso più avanti sul fronte della contrattazione aziendale, ha fatto un accordo che potrebbe diventare, dove possibile, un punto sul quale orientarsi per tante imprese anche della nostra realtà. In questo senso il Friuli Occidentale potrebbe diventare il territorio in cui si sperimentano vari tipi di settimana corta che poi potrebbero essere introdotti nelle trattative per i contratti di secondo livello».


LO STIPENDIO 


È evidente che rivoluzionare gli orari, riducendo anche i tempi di occupazione, non può andare ad incidere sullo stipendio, già basso dei lavoratori in genere e quindi anche di quelli friulani. Questo non significa, però, che non passano essere trovate alternative, come aumentare un’ora durante i giorni della settimana in modo da terminare il tempo lavorativo il giovedì sera e avere il weekend lungo a disposizione per riposarsi o fare quello che piace. «Sono modelli che devono essere ricercati azienda per azienda perchè ognuna ha le proprie peculiarità - spiega ancora il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo Agrusti - ma che possono essere individuati e messi in campo. Quando da parte dei lavoratori c’è la soddisfazione, la qualità e la quantità del lavoro svolto - lo dimostrano le ricerche fatte - sono superiori. Per questo la sperimentazione penso che debba partire».


I TEMPI


«Per quanto riguarda i tempi di avvio - conclude il presidente - ogni imprenditore deve fare i conti con la tipologia e il modello di lavoro che ha in casa, ma penso si possa fare anche velocemente per chi ha voglia di provare. Noi siamo disponibili a supportare con i nostri uffici e a dare i suggerimenti necessari. Non ci sono dubbi sul fatto che questa è la strada da percorrere».

Ultimo aggiornamento: 07:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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