«Non possiamo bloccare le opere per il mal di pancia di poche persone». Forse non c’erano parole più chiare. Se la Sequals-Gemona aveva bisogno di una sponda forte nel nuovo governo Meloni, l’ha decisamente trovata. E non arriva dal ministero delle Infrastrutture, bensì da quello dell’Ambiente. Quindi il dicastero che più sarebbe legato alla parte naturalistica dell’opera. La firma sulla dichiarazione è quella di Vannia Gava, viceministro sacilese. E la direzione è una sola: la nuova autostrada si deve fare.
IL PARERE
«Finalmente si va avanti sulla Sequals-Gemona - interviene il viceministro dell’Ambiente -, si è perso anche troppo tempo. La nuova strada è necessaria, permetterà di collegare i territori e di generare ricchezza, oltre che di evitare lo spopolamento dei paesi». Un’opinione diametralmente opposta rispetto a quella esposta ad esempio dai sindaci di Pinzano al Tagliamento e Ragogna, cioè gli amministratori più vicini al fiume, che su queste pagine avevano sollevato proprio il problema opposto, minacciando lo spopolamento della zona a causa della superstrada che ha in mente la Regione. Ed è su questo punto che il viceministro tuona, sostenendo che non sia possibile bloccare un’opera per «il mal di pancia delle persone». Siano sindaci o cittadini.
LA LINEA
Vannia Gava “sponsorizza” la Sequals-Gemona senza indugi. Ma non per questo intende promuovere un percorso che esca dai binari degli studi, della scienza, dei controlli necessari prima di iniziare a procedere. E in questo caso parla proprio da ministro dell’Ambiente. «Ovviamente - premette - dovranno essere fatte puntualmente tutte le verifiche del caso. Soprattutto dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Ma dovranno essere indagini basate unicamente sulla scienza e non sull’ideologia di qualcuno. La filosofia “non nel mio giardino” sta danneggiando il nostro Paese». Gava qui si riferisce al “popolo del no a tutto”, che in corrispondenza di ogni progetto tende a mettere i bastoni tra le ruote alle amministrazioni, siano esse regionali o locali. «Non possiamo più permettercelo», attacca ancora la leghista sacilese. «Sappiamo bene - prosegue Gava - che sulla Sequals-Gemona ci saranno delle vautazioni scientifiche attente. Le aspetteremo e le rispetteremo, ma se diranno che la nuova strada si può fare, non dovremo sprecare un minuto in più. Si dovrà procedere immediatamente».
IL PRECEDENTE
Il viceministro dell’Ambiente fa poi un paragone “illustre”. È quello che riporta indietro le lancette ai tempi in cui si bloccavano i lavori per il completamento dell’autostrada A28 tra Portogruaro e Conegliano. Mancavano pochissimi chilometri. «E ci abbiamo messo vent’anni, solo per un volatile è rimasta ferma un’opera che adesso risulta fondamentale per tutto il territorio». Fu Luca Zaia, il giorno dell’inaugurazione dell’ultimo tratto tra Godega e Conegliano, a chiedere pubblicamente scusa e a “rifiutare” ogni festeggiamento. «Un episodio simile - spiega sempre Gava - non si dovrà assolutamente ripetere con la Sequals-Gemona. Abbiamo il dovere di estendere i collegamenti della nostra regione e dobbiamo farlo a maggior ragione perché stanno per terminare la Pedemontana veneta. Non potremo assolutamente farci trovare impreparati a un appuntamento importante. Facciamo tutte le indagini, poi procediamo».