Torna la corsa per un posto all'Università, Friuli in controtendenza: a Udine assalto a Infermieristica

Sabato 16 Settembre 2023 di M.A.
Infemieri

Si tratta per ora di aspiranti infermieri, quindi di forze che semmai potranno tornare buone negli ospedali e nelle case di riposo della nostra regione tra un bel po’ di anni. Ma si tratta del miglior termometro per capire dove andrà e che difficoltà potrà incontrare la sanità del futuro. È tempo di domande di ammissione nelle università di tutta Italia e quindi anche negli atenei del Friuli Venezia Giulia. Con la nostra regione che mostra un dato in controtendenza rispetto a quello nazionale. 
C’è sì un calo delle “vocazioni”, ma l’università di Udine consegue un buon risultato, contribuendo a dare respiro a un settore che ha un disperato bisogno di sfornare nuove leve da arruolare negli ospedali per garantire l’assistenza sanitaria. 


I NUMERI


All’università di Udine torna la “battaglia” per assicurarsi un posto nella facoltà di Infermieristica.

Ed è una buona notizia per tutta la sanità del Friuli Venezia Giulia. Significa che rispetto al resto d’Italia, dove il calo è estremamente marcato, tanto da far parlare di allarme l’Ordine delle professioni infermieristiche, in Friuli c’è voglia di diventare infermiere. Lo testimoniano i numeri ufficiali dell’Ateneo, confermati dal presidente dell’Ordine Luciano Clarizia. Il quadro udinese è a colori, perché a fronte di 203 posti disponibili nella facoltà di infermieristica per l’anno accademico 2023-2024, le domande sono state 240. Ecco perché tornerà la corsa ad accaparrarsi un posto in aula e successivamente in corsia. 


IN RIVA AL MARE


Un calo simile a quello registrato nel resto dello Stivale, invece, lo si può notare per quanto riguarda l’università di Trieste, che in questo campo è stata doppiata dall’ateneo udinese. In riva all’Adriatico, infatti, i numeri testimoniano maggiormente la crisi diffusa a livello nazionale. Gli studenti che si sono messi in coda per iniziare il primo anno di Infermieristica, infatti, sono stati 155. E i posti disponibili confermati dall’Ateneo sono 188. In questo caso, quindi, siamo di fronte a una domanda che non combacia con l’offerta. E con la presenza di diverse sedie vuote. 


SODDISFAZIONE


«È molto importante che Udine sia in controtendenza e questo significa che il corso è molto gettonato perché da una formazione molto rilevante», spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche del Friuli Venezia Giulia, Luciano Clarizia. «Non a caso l’Università di Udine è primo posto secondo il Censis», ha proseguito lo stesso Clarizia. 
Il quadro nazionale è decisamente peggiore rispetto a quello del Friuli Venezia Giulia. - Servono «subito risposte sul drammatico calo delle iscrizioni in Infermieristica», scrive il sindacato di categoria Nursind. Altrimenti, paventa Nursing Up, altro sindacato del settore, «se al già grave tasso di abbandono dei corsi per infermiere, pari al 20%, aggiungiamo quell’ulteriore -10,5% di domande arrivate rispetto ai posti programmati dalle Università per l’anno accademico 2023/24, l’Italia rischia di perdere, nei prossimi tre anni, fino al 30-30,5% di infermieri». Il tutto rispetto a «numeri per noi peraltro già molto bassi, programmati dalle stesse Regioni e dal Governo. C’è davvero poco da gioire». 
L’appello è condiviso: urge rendere più attrattiva la professione dell’infermiere. Non solamente dal punto di vista del compenso economico. 

Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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