CORDENONS - I rincari delle bollette cominciano a comparire concretamente sugli acquisti di ogni tipo. Perfino sulle prestazioni sanitarie private, come ha scoperto, con una punta di comprensibile fastidio, il cordenonese Aldo Polesel. Il noto poeta si è visto costretto per una volta a mettere da parte i suoi apprezzati versi in folpo e segnalare ciò di cui è stato testimone diretto. Tutto inizia con la solita telefonata a quella che Polesel definisce “l’(IN)sanità” pubblica: «Attraverso il Cup il primo appuntamento possibile per una visita specialistica era a gennaio 2024 - racconta - E così come succede a tanti altri, le circostanze obbligano a rivolgersi al privato che, in effetti, soddisfa la richiesta con pochi giorni di attesa».
La sorpresa arriva dopo aver saldato il dovuto.
LO SCONFORTO
«Onestamente - ribatte Polesel - se avessero semplicemente aumentato il costo totale a 153 euro probabilmente avrei pagato senza aprir bocca, ma vedersi evidenziare quel costo con quella motivazione...». Polesel ha voluto condividere in rete l’episodio, raccogliendo i pareri più disparati: qualcuno rassegnato, altri che fanno sapere di rivolgersi ormai stabilmente alla sanità del vicino Veneto, altri ancora arrabbiati e che mettono in dubbio la legalità dell’operazione, ma molti anche confermando di essere incappati nello stesso rincaro. Fino ad un signore che l’ha fatto presente all’impiegato di turno e si è sentito rispondere che «E’ solo per la prima volta, perché lei è un cliente nuovo». Incredibile ma tristemente vero. «Sono scandalizzato» commenta Polesel che si mette per un momento nei panni del pensionato che non arriva ai mille euro al mese e che fatica ad avere il sacrosanto servizio sanitario che gli spetta, ma anche che non può permettersi di rivolgersi al privato. «Ho voluto sottolineare la cifra più piccola, il bollo, i 3 euro, ma è evidente che il problema è un altro ed il contesto è quello della salute, ovvero: dal medico ci devi andare».
RINCARI COSTANTI
Certo non si sfugge, e non solo i pensionati, come evidenzia il commento di un giovane: «Sempre più dura avere una famiglia, troppe robe da pagare, troppi costi». Senza considerare, chiosa il poeta: «Se tale costo, inopinatamente (in fattura o no), te lo propinassero anche il barista, il panettiere, il salumiere, l’idraulico, il barbiere etc. etc. etc., mi “verrebbe da fare una domanda” che per tanti anni ho sentito fare da Cochi & Renato: come si può fare per essere promossi?».