Quello di giovedì era uno dei pomeriggi più deserti di tutto l’anno, a Pordenone.
COS’È SUCCESSO
L’aggressione è avvenuta poco più di un’ora prima della chiusura dell’esercizio commerciale. «A quell’ora - spiega la co-titolare dell’edicola, gestita assieme al marito Stefano Marini - non c’era davvero nessuno in giro. «Quell’uomo, che conosciamo ma che non è un cliente fisso dell’edicola, mi ha assalita dicendomi parolacce. Poi mi ha preso per i capelli». Patrizia era uscita dall’edicola per capire cosa fosse successo. Aveva visto il lancio dell’ombrello verso la vetrina del locale. L’aggressione è avvenuta inizialmente di fronte all’edicola, poi però è proseguita all’interno. Un filmato girato dalle telecamere interne all’esercizio commerciale testimonia tutto. Si vede un uomo apparentemente giovane strattonare con forza la co-titolare dell’edicola, prenderla per i capelli. Poi l’aggressione termina fuori dal raggio d’azione dell’occhio elettronico.
LE CONSEGUENZE
«Come se nulla fosse - racconta ancora Patrizia Carniel - mi ha lasciata all’improvviso. Io ero solamente uscita dal locale per verificare cosa fosse successo, dal momento che avevo sentito un forte botto». Era l’ombrello lanciato dall’uomo che poi l’ha aggredita senza motivo. Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di una persona di nazionalità colombiana senza fissa dimora, che usufruisce dei pasti in un centro delle vicinanze gestito da associazioni caritatevoli. «Una persona che conosciamo», ripetono ancora i titolari dell’edicola di largo San Giovanni.
Patrizia Carniel dopo l’aggressione di giovedì pomeriggio è dovuta ricorrere alle cure mediche. Ha chiamato un’ambulanza. «Spero che i capelli mi ricrescano», ha detto. Quindici giorni di prognosi e una denuncia presentata alle forze dell’ordine. «Dovete accendere i riflettori sulla sicurezza - continua a ripetere -. I commercianti sono in balia dei balordi, sta succedendo quello che si sente nei grandi centri».