Reddito di cittadinanza, in Fvg lo perdono in duemila. La metà a Trieste, dove sono arrivati più di mille sms

A Pordenone sono stati circa trecento, a Udine cento in più. Il numero più basso a Gorizia, dove sono 250

Mercoledì 2 Agosto 2023 di Loris Del Frate
Reddito di cittadinanza, in Fvg lo perdono in duemila. Trieste la città dove sono arrivati più di mille sms

Sono circa duemila in Friuli Venezia Giulia le persone che nei giorni scorsi hanno ricevuto dall'Inps l'oramai famoso Sms nel quale veniva comunicato che da ieri, primo di agosto, non avrebbero più percepito il reddito di cittadinanza. Gran parte di loro incassava ogni mese 780 euro, ora non avranno più quella entrata.

Un problema serio per il M5S del Friuli Venezia Giulia che con la consigliera regionale Maria Rosaria Capozzi, ha organizzato, nel pomeriggio di ieri, un incontro a Trieste. Ed è proprio Trieste con oltre mille Sms che accusa il problema maggiore per la cancellazione dell'assegno. Ci sono poi circa 450 persone a Udine, 370 nel pordenonese e poco più di 250 nel goriziano.


LE MANIFESTAZIONI
I 5Stelle dopo Trieste hanno intenzione di organizzare altre manifestazioni nei capoluoghi regionali. «Assisteremo tra molto poco tempo - spiega la consigliera regionale Capozzi - a situazioni di estremo disagio in diverse zone della regione. Questo non solo perchè il Governo ha deciso di togliere il reddito ai percettori più fragili, ma anche perchè la Regione, nel corso dell'assestamento di bilancio non ha accolto due mostri ordini del giorno con i quali chiedevamo che ai Comuni venissero assegnanti maggiori fondi per fare fronte a queste nuove situazioni. Chi non avrà più l'assegno, infatti, si rivolgerà ai servizi sociali delle amministrazioni comunali che non avendo ulteriori risorse saranno in difficoltà. Abbiamo poi trovato sconcertante che venisse inviato un Sms per dire che non riceveranno più il reddito. Una mancanza totale di rispetto per le persone. Ora - conclude Rosaria Capozzi - vedremo cosa fare per cercare di trovare soluzioni».


LA BATTAGLIA
Del resto in tutta Italia il M5S sta sollevando il vessillo del reddito di cittadinanza, portando persino le persone a protestare in piazza, nella speranza che il Governo ritiri il provvedimento che ha cassato l'assegno. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia c'è però da dire subito che è una delle regioni italiane in cui il Reddito ha avuto poca entratura. Complessivamente sono poco più di novemila le persone che nel 2022 lo hanno avuto. La zona in cui si è sviluppato maggiormente è stata quella di Trieste, mentre a Pordenone c'è uno dei numeri più bassi dell'intera Penisola.


IN CITTÀ
Nessun allarme sociale, dunque, sia nel pordenonese che nell'udinese. Non c'è dubbio, però, che quale situazione di disagio si possa verificare. Nel capoluogo del Friuli Occidentale - spiegano dagli uffici dei Servizi sociali - sono attualmente 207, di cui 136 afferenti il Comune di Pordenone le persone in carico ai Servizi Sociali dell'Ambito del Noncello, percettrici del reddito di cittadinanza a seguito della stipula del Patto per l'inclusione. La maggior parte di esse - come già loro comunicato dagli uffici - potrà continuare a beneficiare della misura di sostegno fino a dicembre 2023, purché in possesso dei requisiti richiesti, ovvero: contemplare nel loro nucleo familiare la presenza di minori, disabili, persone con più di 60 anni o componenti in carico ai Servizi Sociali perché "non attivabili al lavoro". Successivamente - presentando apposita domanda - potranno beneficare dell'assegno di inclusione, misura che sarà attiva a partire da gennaio 2024.


PATTO PER IL LAVORO
Diversa la condizione dei nuclei che hanno sottoscritto un Patto per il Lavoro con il Centro per l'impiego: nel corso del 2023 potranno beneficiare del reddito di cittadinanza oltre le sette mensilità solo in presenza di componenti minorenni, ultrasessantenni o con disabilità. Chi rientra nella platea dei cosiddetti "occupabili" dovrà richiedere all'Inps la misura "Supporto Formazione Lavoro", dando contestualmente disponibilità a svolgere i percorsi di formazione, che prevedono un riconoscimento di 350 euro mensili. «Guardando al numero complessivo di persone prese in carico dall'Ambito sottolinea l'assessora alle politiche sociali Guglielmina Cucci che per il 2022 sono state oltre 7.000, i numeri relativi ai percettori di reddito di cittadinanza sono una percentuale bassissima. I Servizi Sociali dispongono di diversi e versatili strumenti come i progetti legati all'abitare, sostegni economici e altre forme di integrazione al reddito, tirocini inclusivi, interventi educativi, che vanno incontro alle molteplici difficoltà che oggi le famiglie e le persone incontrano».

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IL SINDACO
«Posso dire - spiega Alessandro Ciriani - che non andiamo incontro ad alcun allarme sociale. C'è stata qualche telefonata ai servizi sociali, ma la gran parte delle persone che incassa l'assegno potrà continuare a farlo sino a dicembre. Nel frattempo - conclude il primo cittadino - saranno valutate alternative insieme ai nostri uffici».

Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 10:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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