PORDENONE - «Se l’associazione Fvg Pride mi vorrà, sono pronta a partecipare alla manifestazione». Ha riferito così Anna Ciriani, la consigliera di Amare Pordenone, in merito all’annuncio del quarto Pride regionale, in arrivo il prossimo 10 giugno nella città affacciata sul Noncello.
I DIRITTI
Più che d’accordo la consigliera, possibile madrina dell’evento arcobaleno, la quale esprime tutto il suo sostegno verso la battaglia mossa da tale comunità. «Ho sempre avuto una mentalità libera da questo punto di vista. È giusto che le persone lottino per i propri diritti e farlo attraverso questo genere di eventi è sicuramente un modo per richiamare attenzione». Per Ciriani, dunque, massima libertà, purché questa non offenda quella altrui. Infatti, come ricorda la stessa consigliera, «qualcuno in passato ha toccato in modo blasfemo la religione, mettendo in mezzo il crocifisso e la Madonna. Spero che queste cose non accadano a Pordenone. Va bene manifestare per veder riconosciuti i propri diritti, ma non farlo mancando di rispetto agli altri».
I PRIDE BLASFEMI
Risale allo scorso giugno la presenza di una bambola travestita da Madonna con i seni scoperti al primo Cremona Pride. Un’esibizione durante il corteo arcobaleno che aveva subito scatenato ampie polemiche. Ma quella dell’anno scorso non è stata di certo la prima “provocazione” religiosa della comunità queer. Già nel 2021, ad aprire il pride di Roma, era stato un Cristo Lgbt accompagnato da un papa Francesco mascherato con la scritta “sì al Ddl Zan”. Rappresentazioni che la stessa Ciriani si augura di non vedere durante la manifestazione in città.
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