Sotto la pioggia per un anno
«Così è nato il mio film»

Martedì 10 Dicembre 2013 di Valentina Silvestrini
Sotto la pioggia per un anno «Così è nato il mio film»
Che sia colpa dell'omenut de ploe, l'uomo vestito di stracci, con un mantello nero, in testa un cappellaccio e ai piedi gli di zoccoli, o che molto più scientificamente sia una delle fasi del ciclo dell'acqua che riequilibria la temperatura terrestre, la pioggia è un fenomeno che accompagna la vita dell'uomo. Acqua e fenomeno meterologico sono il tema del «Le voci della pioggia», un film girato da Tommaso Lessio (Cinemazero) per conto dell'Osservatorio Meteo Regionale e dal Larea dell'Arpa del Fvg (il Laboratorio regionale di educazione ambientale).



Si tratta di un lungometreggio di una quarantina di minuti diviso in due capitoli: il fenomeno meteo (esplorato nelle tre clip Che cos'è la pioggia, Come si misura la pioggia, Prevedere la pioggia) e il rapporto tra pioggia e l'uomo (Pioggia, torrenti e fiumi; La forza dell'acqua; La pioggia in città; Pioggia e agricoltura; Pioggia ed energia elettrica; Nubifragi e alluvioni; Pioggia e tradizioni).



Le riprese sono durate quasi un anno attraverso diversi luoghi della regione, con lo scopo di raccontare i diversi fenomeni meteo, intervistare le persone, scoprire detti popolari e tradizioni legate all'acqua. «La pioggia è una delle cose più difficili da documentare con una telecamera: è trasparente, scende velocemente, e quando piove non c'è sole, il che significa condizioni di luce pessime per le riprese. Da qui il titolo, che abbiamo voluto legare soprattutto al suono vero e proprio della pioggia» commenta Tommaso Lessio.
Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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