PORDENONE - Stava controllando tre ragazzi di colore al parco Galvani di Pordenone. Insospettito da un rigonfiamento dei pantaloni, all’altezza del pube, il poliziotto della Celere ha dato un paio di colpetti con il dorso della mano percependo che nella tasca dei jeans di Anthony Dike, 24 anni, nigeriano, poteva esserci un involucro di nylon.
«Cos’hai in tasca?», gli ha chiesto. «Medicinali», è stata la risposta. «Andiamo in bagno e mi fai vedere che cos’hai là sotto», è stato l’invito del poliziotto per nulla convinto dalla giustificazione del giovane. Dike ha fatto qualche passo, ma poi è fuggito a gambe levate.
Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 12:51
«Cos’hai in tasca?», gli ha chiesto. «Medicinali», è stata la risposta. «Andiamo in bagno e mi fai vedere che cos’hai là sotto», è stato l’invito del poliziotto per nulla convinto dalla giustificazione del giovane. Dike ha fatto qualche passo, ma poi è fuggito a gambe levate.