Vittime del Comunismo? «Diverse da quelle del fascismo»

Venerdì 28 Ottobre 2022
Lucia Cibin
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PORDENONE - Una giornata dedicata alle vittime del comunismo nel mondo. Una ricorrenza nuova, in programma per il 9 novembre, giorno della caduta del Muro di Berlino. L'idea del Comune di Pordenone inizia a far discutere. Sul tema, ad esempio, interviene il Bene Comune.
«La motivazione dell'assessore - spiega Lucia Cibin riferendosi ad Alberto Parigi, firmatario dell'iniziativa che sarà ufficialmente presentata a inizio novembre - è che si parla solo delle vittime del fascismo e del nazismo, mentre si dimenticano i milioni di morti del comunismo nel mondo. Ora, a parte che ci pare storicamente improprio equiparare le vittime della persecuzione nazi-fascista e dell'Olocausto alle vittime del comunismo, anche qui senza alcuna distinzione tra ideologia e sistema, a noi del Il Bene Comune pare che l'assessore dimentichi molte altre vittime. Le vittime degli incidenti sul lavoro, conseguenza di un sistema che ignora la sicurezza e sfrutta le persone sono di quasi tre morti al giorno, solo in Italia.
È vero che il 9 ottobre si celebra la giornata nazionale dei morti sul lavoro, giunta ormai alla 72esima edizione e che l'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro organizza ogni anno una giornata nazionale per le vittime degli incidenti del lavoro, ma non ci risulta che a questa giornata sia stata dedicata altrettanta attenzione di quella che si intende attribuire alle vittime del comunismo. Se le vittime non hanno appartenenza politica, perché la sensibilità dell'assessore Parigi non si rivolge anche a queste vittime?
Ci aspettiamo e auspichiamo che anche a Pordenone venga istituita una giornata per il ricordo di questa tragedia e per promuovere prevenzione e civismo».
La giornata per commemorare le vittime del comunismo consisterà in una serie di appuntamenti culturali dedicati anche alle scuole. Si inizierà il 3 novembre in sala Degan (Biblioteca civica di Pordenone) con la presentazione del libro Città divise di Daniele Dell'Orco. L'iniziativa è la prima di questo genere se si prendono come riferimenti solamente i comuni capoluogo della nostra regione. Pordenone in questo senso fa da apripista.
 

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