Donna ricoverata per legionella. Nono caso ad Aviano in un mese

Lunedì 10 Agosto 2020
Donna ricoverata per legionella. Nono caso ad Aviano
AVIANO - «Abbiamo ricevuto l'informazione che una nostra concittadina è stata ricoverata in ospedale dopo aver contratto la legionellosi. Questo è il nono caso verificatosi ad Aviano nell'ultimo mese»: lo ha reso noto il sindaco Ilario De Marco il quale ha anche fatto sapere che «le analisi effettuate sugli impianti di distribuzione dell'acqua potabile gestiti da Hydrogea rassicurano, in quanto non hanno evidenziato presenza di batteri in rete. Ma la numerosità dei casi e la loro distribuzione sul territorio, in assenza dell'individuazione della causa puntuale, mi hanno indotto a chiedere al Dipartimento di Prevenzione l'effettuazione di una serie di analisi di monitoraggio dell'intero territorio colpito». 

OGGI LE ANALISI
Tali analisi saranno effettuate nella giornata di oggi nelle abitazioni che hanno dato la loro disponibilità e che saranno contattate direttamente dai funzionari dell'Asfo (Azienda sanitaria Friuli occidentale). Su indicazione del Dipartimento di Prevenzione di Pordenone «mi accingo ad emettere tre ordinanze sindacali che prescrivono il divieto di uso degli impianti individuali di distribuzione dell'acqua calda e fredda nella abitazioni di tre persone positive, i cui impianti sono stati riscontrati contaminati e per questo dovranno essere sanificati prima del loro riutilizzo», ha proseguito De Marco.

INDICAZIONI PER I CITTADINI
Nelle Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionella, i trattamenti proposti come misure a lungo termine sono generalmente indicati per strutture ricettive complesse (ospedali, case di riposo, alberghi etc.) e richiedono conoscenze e competenze tecniche che difficilmente possono essere messe in pratica dalla popolazione generale. Tali procedure dovrebbero essere attivate solo da operatori professionali. Il cittadino, nella propria abitazione, può, in sicurezza ed efficacia, effettuare le misure a breve termine che consistono nella manutenzione dei terminali domestici (rubinetti e docce) della propria rete idrica: sostituzione degli elementi (giunti, filtri terminali, soffioni, tubi flessibili etc.) in evidente usura e sovraccarichi di calcare; decalcificare gli elementi meno usurati lasciandoli semplicemente in immersione in soluzione acida) per il tempo necessario e successivamente disinfettandoli con acqua fredda e candeggina per 30 minuti (si possono utilizzare prodotti commerciali di analoga efficacia); evitare che i rubinetti rimangano non utilizzati per lunghi periodi (ogni tanto aprire il rubinetto per far scorrere l'acqua per qualche secondo). In presenza di accumuli o caldaie per la produzione di acqua calda, alzare la temperatura (70-80 gradi) al fine di abbattere la carica batteria eventualmente presente nei serbatoi (il batterio della legionella non sopravvive oltre i 55 gradi) Evitare infine l'utilizzo dell'acqua grezza (canaletta) con irroratori a pioggia, meglio far scorrere l'acqua sul terreno. 

«Sono semplici operazioni che potete fare anche da voi stessi - suggerisce De Marco -, in caso di difficoltà contattate il vostro idraulico di fiducia». 
Lorenzo Padovan
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