Meccanici, edili e cuochi: in Fvg il 70 per cento dei diplomati professionali trova lavoro subito

Sabato 17 Giugno 2023 di Loris Del Frate
Meccanici, edili e cuochi: in Fvg il 70 per cento dei diplomati professionali trova lavoro subito

Sette su dieci. È la percentuale di ragazzi usciti dalle scuole di Formazione della regione nell’ultimo anno scolastico che ha trovato subito lavoro. Un segnale evidente di come il mercato abbia bisogno di personale qualificato e tecnici specializzati. A metterlo nero su bianco il rapporto sugli esiti occupazionali degli allievi dei percorsi di istruzione e formazione professionale redatto dalla Regione.

Uno strumento decisamente utile per capire come funziona il borsino del lavoro sul territorio.


I numeri

In totale gli allievi qualificati nell’anno formativo 2020 - ‘21 al termine dei percorsi di Istruzione e Formazione professionale sono stati 1.378. Suddividendo il dato in relazione all’area professionale c’è subito da dir che quasi il 70 per cento dei qualificati è stato in meccanica, impianti e costruzioni. Il resto è diviso negli altri due settori, servizi alla persona, turismo e sport. Suddividendo gli allievi rispetto al genere nelle scuole professionali si registra una maggioranza di maschi (58,2%) rispetto alle femmine (41,8%). Rispetto alla provenienza, invece, c’è una netta prevalenza di qualificati nati in Italia (85,1%) rispetto a quelli nati in altri Paesi, anche se questi ultimi rappresentano una percentuale significativa pari al 14,9%. Anche queste percentuali sono sul rapporto regionale. Nel dettaglio c’è una netta prevalenza femminile nelle aree dei servizi alla persona (282 donne su un totale di 310 allievi, pari al 90,9%), mentre al contrario, l’area meccanica, impianti e costruzioni registra il dato più alto rispetto agli allievi maschi (360 uomini su un totale di 384 allievi, pari al 93,7%). Per quanto riguarda la distribuzione dell’utenza straniera nelle singole aree professionali, la concentrazione più alta si registra nell’area meccanica, impianti e costruzioni (33,5%), mentre la più bassa nell’area cultura e informatica (4,9%).


I lavori

Per quanto riguarda i profili di operatore emerge che nella ristorazione – cuoco è entrato l’11.6 per cento, operatore del benessere - acconciatore 12,4%, operatore riparazione veicoli – manutentore di auto e moto 10,8%, addetto alle lavorazioni di panetteria, pasticceria e gelateria 8,3% e operatore meccanico 7,9%). Insieme fanno oltre il 50 per cento dei ragazzi che si sono qualificati. Un altro dato interessante (forse quello più interessante) riguarda la possibilità di trovare lavoro. Ebbene, il 70 per cento dei qualificati ha avuto esperienze di lavoro non sporadiche (superiore in termini di durata ad un mese), mentre l’1,9% ha avuto esperienze di lavoro sporadiche. L’11,7% ha solamente studiato (proseguendo gli studi nella scuola secondaria), mentre il 13,8% ha avuto unicamente esperienze di tirocinio formativo. Infine il 3,1% degli allievi qualificati non ha né lavorato, né studiato nel periodo in cui è stato elaborato il rapporto della Regione. Complessivamente gli allievi che hanno avuto un’esperienza di lavoro o che hanno continuato gli studi superiori, risultano pari al 96,9%. Il dato rimane apprezzabile (83,1%) anche al netto dei tirocini (13,8%).

Il settore

Se si considerano i dati relativi ai soli allievi qualificati che nel periodo hanno trovato un’occupazione non sporadica, l’area professionale che ha ottenuto la migliore performance è quella della Meccanica, impianti e costruzioni (23,7%) seguita da Servizi alla persona (21,1%). La rilevanza occupazionale dell’area meccanica, impianti e costruzioni appare ancora più marcata se si considerano i dati con riferimento al genere maschile (38,5%), mentre sostanzialmente invariata risulta quella del Turismo e sport. Per quanto riguarda la componente femminile, le aree di maggior occupazione non sporadica risultano quelle dei Servizi alla persona (47%) e dell’agroalimentare (18,5%). Se si considerano i dati relativi ai qualificati complessivi (donne e uomini) che hanno avuto esperienze sporadiche di lavoro la prima area risulta quella del Turismo (30,8%). Le aree professionali di maggior occupazione non sporadica con riferimento all’utenza straniera risultano quelle della Meccanica, impianti e costruzioni (32,9%) e del Turismo (21,5%).

L'età

Dalle analisi emerge chiaramente come il numero dei qualificati che prosegue gli studi è fortemente correlato all’età: i qualificati “più anziani”, quelli maggiorenni, registrano una scarsa propensione a proseguire gli studi, mentre gli allievi qualificati ancora minorenni si distinguono per un’elevata propensione a proseguire gli studi. Dai dati emerge inoltre che le classi percentualmente più occupate, in maniera non sporadica, risultano quella di età pari o superiore ai 18 anni mentre, al contrario sono le classi dei giovanissimi (16enni) ad usufruire maggiormente del tirocinio.
(Hanno lavorato allo studio regionale Fulvio Fabris e Francesca Pedron, analisi dei dati Federico Hänel, interviste Eloisia Goriup e Stefania Toffolon).

Ultimo aggiornamento: 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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