Allarme borseggi e scippi tra le corsie dei supermercati. «Hanno seguito mia madre e le hanno preso il portafoglio»

Agiscono sempre in coppia e fingono di fare acquisti. Colpiscono soprattutto gli anziani tra gli scaffali e vicino alle casse

Giovedì 28 Settembre 2023 di Marco Agrusti
Allarme borseggi e scippi tra le corsie dei supermercati. «Hanno seguito mia madre e le hanno preso il portafoglio»

PORDENONE - Le segnalazioni si stanno moltiplicando. Riguardano sia alcuni punti vendita di Pordenone che i principali centri dell’hinterland. Sono persone sfuggenti, spesso con un accento dell’Est Europa. Stazionano vicino alle casse, prima dell’uscita, ma non disdegnano anche un “giro” tra gli scaffali, lungo le corsie interne degli store. Agiscono con rapidità e spesso la vittima si accorge di quanto accaduto solamente una volta che si presenta all’uscita per pagare. A volte neanche in quel caso. Il nuovo allarme, tipico delle grandi città ma meno di un contesto come quello pordenonese, è rappresentato dai borseggiatori. Negli ultimi giorni diversi cittadini hanno segnalato la loro presenza in alcuni supermercati della cintura esterna di Pordenone: non esattamente in centro, ma fuori dal famoso ring.

E c’è chi ci ha rimesso il portafoglio. 


LA TECNICA
Un colpo recente è stato messo a segno da un borseggiatore al confine tra Pordenone e Cordenons in un noto punto vendita tra la città e l’hinterland. È stato il figlio dell’anziana colpita dal furto, a raccontare come agiscono i nuovi “ospiti” indesiderati dei supermercati pordenonesi. «A mia madre è stato scippato il portafoglio nel punto vendita da due persone che fingevano di fare la spesa e hanno approfittato che mia mamma fosse impegnata a vedere i prodotti sugli scaffali - racconta il testimone del gesto -. Portafoglio mai più ritrovato. Pochi soldi, no bancomat, ma un sacco di ricordi (foto e altro) persi». La tecnica, quindi, sembra essere più che rodata: non sono quasi mai persone singole, ma agiscono in coppia. Si aggirano tra gli scaffali, fingendosi interessati ad alcuni articoli in esposizione. Poi, quando il cliente si distrae, piazzano il colpo. Bastano anche pochi euro, non vanno alla ricerca di grandi bottini. Un classico dei borseggiatori. 


I CONTROLLI
La polizia locale di Pordenone è stata messa in allerta, così come l’assessorato alla Sicurezza. Potranno essere utili anche gli steward urbani, che presidiano però soprattutto il centro cittadino più che la cintura esterna, dove invece sembrano concentrarsi i borseggiatori. Ed è ipotizzabile anche un collegamento con il fenomeno dell’accattonaggio, che dopo una breve pausa seguita ai giorni di Pordenonelegge è tornato a farsi notare nel capoluogo. Negli ultimi giorni il loro numero si è moltiplicato. Non ci sono solamente i volti che si potrebbero definire storici. Hanno fatto la comparsa vere e proprie “squadre” organizzate, con tanto di “capi” che indicano agli altri accattoni le zone da “presidiare”. Ovviamente si tratta dei nodi più centrali del capoluogo. Gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Maurizio Zorzetto, in questo caso hanno le mani piuttosto legate. Gli accattoni, infatti, possono essere sì identificati - e succede con regolarità praticamente quotidiana - ma meno spesso vengono allontanati dal territorio. Per essere punito, infatti, l’accattonaggio dev’essere molesto. Dev’essere dimostrato in poche parole un atteggiamento insistente ai danni ad esempio delle persone che consumano una bevanda seduti ai tavolini del bar. E ormai è un concetto che hanno imparato bene anche gli accattoni stessi. 

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