No all'ampliamento dell'inceneritore, la proprietà fa marcia indietro. Esultano i comitati

Venerdì 14 Febbraio 2020 di Lorenzo Padovan
L'inceneritore della Mistral a Tauriano

SPILIMBERGO - Eco Mistral, la società che gestisce l’impianto di termovalorizzazione di rifiuti speciali in zona industriale del Cosa, a Tauriano di Spilimbergo, preso atto dei timori manifestati dalla comunità locale - rappresentata in prima linea dal comitato Aria Pulita, che annovera migliaia di aderenti -, lascerà decadere il procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale regionale avviato lo scorso agosto. Una notizia che cambia completamente il quadro e susciterà numerose reazioni anche a livello politico e amministrativo, con il Pd e il M5S che potranno festeggiare avendo osteggiato questo procedimento fin dalle sue battute iniziali. Un dietrofront inatteso che farà piacere a molti, visto che l’azienda ha sottolineato che non intende comunque lasciare il territorio.
ECOMISTRAL FA DIETROFRONT
La volontà dell’azienda - si legge in una nota diffusa ieri - è quella di continuare a operare sul territorio e consolidare la propria attività nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini, applicando le migliori tecniche disponibili previste dagli standard internazionali e in ottemperanza alle normative di riferimento. Eco Mistral intende, dunque, avviare al più presto un processo di ascolto delle esigenze, delle aspettative e dei timori della comunità locale su un tema oggi cruciale e non eludibile, quello del ciclo dei rifiuti e della valorizzazione degli scarti non recuperabili, che riguarda tutti e non solo gli operatori del settore.
PERCORSO PARTECIPATO
«Pur ribadendo la piena legittimità dell’istanza presentata alla Regione, riteniamo che le reazioni di contrarietà registrate sul territorio nei confronti della richiesta di modifica allo status attuale dell’impianto meritino un doveroso approfondimento - spiega Giorgio Damonte, amministratore delegato di Eco Mistral -. L’obiettivo è poter definire un percorso di sviluppo partecipato delle potenzialità connesse alla presenza dell’azienda nell’area industriale di Spilimbergo e delle possibili sinergie da mettere in campo con tutti i soggetti territoriali – istituzioni, cittadini, rappresentanti della società civile organizzata – disponibili ad avviare un dialogo costruttivo e trasparente, con l’obiettivo di individuare soluzioni condivise nel pieno rispetto delle reciproche esigenze».
L’ISTANZA IN REGIONE
L’istanza avanzata ad agosto alla Regione Friuli Venezia Giulia era finalizzata ad allineare il volume dei rifiuti trattati dall’impianto alla sua capacità termica, adeguando la capacità giornaliera di conferimento alla capacità oraria, già autorizzata, di 4,286 tonnellate/ora: un aumento di circa il 30% della capacità di trattamento annua, dalle 25 mila tonnellate attualmente autorizzate fino a un massimo di 33 mila tonnellate: una progressione che a livello giornaliero si sarebbe avvicinata alle 22 tonnellate di rifiuti.

Ultimo aggiornamento: 08:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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