Inceneritore Emissioni di mercurio non saltuarie

Mercoledì 12 Febbraio 2020
SPILIMBERGO
Un grafico che presenta i dati aggiornati al 31 dicembre in cui si evidenziano le emissioni giornaliere di mercurio a cominciare dal primo gennaio 2017: lo ha fornito il gestore dell'inceneritore di Tauriano e ora i cittadini del comitato Aria Pulita lo hanno girato ad amministratori comunali e regionali. Dal grafico, si evidenzia come l'emissione di mercurio sia affatto sporadica.
EMISSIONE DI MERCURIO
«La prima lettera l'abbiamo inviata all'assessore all'agricoltura e neo presidente della Consulta agricoltura Armando Spagnolo - fanno sapere gli ambientalisti - che, in qualità di imprenditore agricolo, ci risulta abbia piantato a vigneto i terreni a ridosso della bretella che collega la Spilimbergo-Barbeano alla Cimpello-Sequals. A proposito di incentivazione di colture biologiche, valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e salvaguardia del territorio». «Da notare che i campionamenti per lo studio commissionato da EcoMistral al professor Tetriach dell'Università di Trieste e portati a supporto della richiesta in Regione di incrementare a 33 mila tonnellate/anno i rifiuti inceneriti - precisano da Aria Pulita - sono stati effettuati casualmente durante il 15, 16 e 21 maggio scorsi, quando le emissioni erano pressoché al minimo dopo il picco di aprile».
PIANO BONIFICHE
Gli ambientalisti portano a supporto delle loro tesi anche un estratto del Piano regionale per le bonifiche. «Tra le fonti di inquinamento derivanti dagli inceneritori - si legge nel documento della Regione - vanno sicuramente ricordate le emissioni gassose (diossine, acido cloridrico, acido fluoridrico, ossidi di azoto, ossidi di zolfo e monossido di carbonio) ed il particolato fine ed ultrafine, emesso sotto forma di ceneri volanti, che può contenere metalli pesanti quali arsenico, cromo, piombo, mercurio e cadmio. Alcuni di questi sono agenti cancerogeni e tossici riconosciuti. Benché gli effetti correlati siano stati osservati a concentrazioni molto più elevate di quelle prodotte dagli impianti d'incenerimento, non è ancora chiaro se la stabilità molecolare delle sostanze in questione, determinandone l'accumulo nel tempo, possa aumentare il rischio delle popolazioni esposte».
SOSTANZE PERICOLOSE
Le principali sostanze chimiche emesse dagli inceneritori e considerate per il loro potenziale di rischio per la salute umana sono: metalli; idrocarburi policiclici aromatici; polveri fini e ultrafini; acidi, gas; policloroderivati. Le vie di esposizione individuate sono quella inalatoria (gas, polveri, Ipa), alimentare (policloroderivati) e per contatto dermico (metalli, Ipa). La presenza di metalli pesanti può, al pari delle altre sostanze emesse dal camino dell'inceneritore, combinarsi con il particolato fine e ultrafine, che svolge così funzione di carrier, e formare composti particolarmente pericolosi per la salute. La pericolosità non è in rapporto unicamente all'inalazione ma anche alla contaminazione delle catene alimentari e delle falde idriche.
Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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