Fiera, disagi per la viabilità: Amirante promette un intervento. Conficoni: «Dichiarazioni imbarazzanti»

Il collegamento diretto per evitare l'incrocio con il traffico ordinario della porta Sud della città sarà una delle priorità di Regione e Comune

Sabato 9 Settembre 2023 di Loris Del Frate
Fiera, disagi per la viabilità: Amirante promette un intervento. Conficoni: «Dichiarazioni imbarazzanti»

PORDENONE - La viabilità dell’area della Fiera lungo viale Treviso e sino all’autostrada sarà rimessa a nuovo e resa decisamente più percorribile di adesso che è spesso intasata soprattutto quando ci sono rassegne bei padiglioni. Lo ha detto l’assessore regionale alla Viabilità, Cristina Amirante all’inaugurazione delle due nuove tensostrutture nel quartiere fieristico. 


L’ASSESSORE 
«I nuovi padiglioni che la Fiera di Pordenone ha realizzato erano indispensabili per rispondere alle necessità di avere a disposizione maggiori spazi per le diverse esposizioni che stanno crescendo.

Una Fiera - ha detto l’assessore Amirante - che è un esempio virtuoso di sostegno e di fornitura di servizi fondamentali ai diversi comparti produttivi del territorio che hanno una forte vocazione internazionale. Per questo la Regione è disponibile a confrontarsi per mettere in atto progetti che migliorino ulteriormente l’accessibilità e l’efficienza del polo fieristico, a cominciare dalla viabilità d’ingresso e da un collegamento diretto con l’uscita autostradale dell’A28».


L’INVESTIMENTO
L’investimento per il nuovo blocco espositivo è stato di circa 2,5 milioni di euro che Pordenone Fiere ha finanziato interamente. «Una soluzione innovativa e intelligente - ha sottolineato l’assessore regionale Amirante - che PordenoneFiere Spa ha saputo mettere in atto al fine di un utilizzo più efficace e razionale degli spazi che rende possibili anche più eventi o manifestazioni in contemporanea. I Saloni specialistici e tecnici che vengono organizzati sono eventi che rappresentano decisamente una marcia in più per la competitività del manifatturiero e degli altri comparti dell’economia regionale avendo alcuni di essi, come Sicam, Samuexpo, Coiltech, Rive e Aquafarm, un respiro internazionale. «Per quanto nelle proprie competenze - ha aggiunto l’assessore alle Infrastrutture - l’Amministrazione regionale è pronta a un immediato confronto, con la società fieristica e con il Comune di Pordenone, per ragionare su un nuovo assetto viabilistico che consenta di migliorare l’ingresso del quartiere espositivo e di prevedere una nuova mini - bretella che consenta il collegamento diretto dell’uscita autostradale dell’A-28 con il parcheggio della Fiera. Una soluzione - ha spiegato l’esponente della Giunta regionale - che consentirebbe di separare il flusso di traffico diretto in Fiera dall’importante circolazione ordinaria di ingresso Sud alla città rendendo così la viabilità più scorrevole in occasione dei molti eventi fieristici».


L’ATTACCO
«Le dichiarazioni dell’assessore Cristina Amirante sulla nuova viabilità per la Fiera di Pordenone sono imbarazzanti: se fino a pochi mesi fa, da assessore di Pordenone sosteneva che l’intervento era importante e qualificante, oggi da assessore regionale scarica sullo stesso Comune la responsabilità di uno stallo che poteva essere evitato se un emendamento del Partito Democratico presentato lo scorso dicembre fosse stato accolto». Lo afferma il consigliere regionale, Nicola Conficoni (Pd) commentando le dichiarazioni dell’assessore. «Cercando maldestramente di giustificare l’inerzia sulla bretella tra l’autostrada e il parcheggio del polo fieristico, Amirante non sfugge alla brutta figura e fa sostanzialmente un passo indietro rispetto agli annunci con cui nei mesi scorsi ha lasciato credere a un’accelerazione di alcuni attesi interventi fermi da tempo». 


FIUMI DI PAROLE
Questo episodio, secondo Conficoni, «è l’ennesima dimostrazione che sulle infrastrutture pordenonesi si siano spesi fiumi di parole rispetto ai quali ci sono ben pochi fatti concreti. Nei cinque anni della precedente legislatura si sono sentiti appelli e proclami ma sono stati aperti ben pochi cantieri per le opere infrastrutturali necessarie a mettere in sicurezza l’area del pordenonese, a partire dal congestionato asse della strada statale 13 Pontebbana. Il caso più eclatante è quello del nuovo ponte sul fiume Meduna - Conclude - su cui si sono persi due anni di tempo proprio per l’incapacità del Comune capoluogo a svolgere il ruolo di stazione appaltante. A oggi l’unica inaugurazione degna di nota è stata quella della bretella Sud di Pordenone, voluta dal centrosinistra e sbloccata dalla Giunta Serracchiani. Quanto al resto la colpa è sempre di altri ma i risultati continuano a ritardare».

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