Dipendente assenteista licenziato dall'ospedale. Non lavorava da sei mesi

L’AsFo ha scelto di usare la linea dura nei confronti di un addetto non sanitario

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Marco Agrusti
Dipendente assenteista licenziato dall'ospedale. Non lavorava da sei mesi

PORDENONE - La situazione, stando a quanto si apprende da fonti di vertice dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, era nota da tempo. Erano stati svolti accertamenti, si è tentato fino all’ultimo di “salvare” una posizione delicata. 
Ma il comportamento reiterato del dipendente non ha lasciato altra scelta ai massimi dirigenti dell’ospedale pordenonese.

Un dipendente dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale è stata infatti costretta a licenziare senza preavviso un dipendente “assenteista”. 


COS’È SUCCESSO
Il provvedimento, il più duro tra quelli previsti dal codice disciplinare interno, non è scattato per un medico o un infermiere. Ed è bene precisarlo. Si tratta di un dipendente che non lavorava in corsia. 
Ma la decisione, come si è appreso direttamente dalla direzione dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, è stata inevitabile. Il lavoratore alle dipendenze dell’ospedale, infatti, non si presentava regolarmente da diverso tempo. A supporto della sua assenza, poi, non era mai pervenuto all’ufficio personale dell’Azienda un certificato medico che attestasse una malattia. 
«Si trattava quindi di un assente ingiustificato - ha spiegato a chiare lettere il direttore generale dell’AsFo, Giuseppe Tonutti - e a quel punto è scattato il provvedimento di licenziamento senza preavviso». 


I DETTAGLI
Le difficoltà dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale non erano iniziate solamente da qualche giorno. Il primo provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente poi colpito dalla sanzione più dura, infatti, risale allo scorso giugno. E i motivi erano sempre gli stessi: le prolungate assenze dall’attività lavorativa senza alcuna comunicazione ufficiale da parte del dipendente. Allora l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, sulla base del contratto nazionale del comparto sanità, aveva applicato il livello intermedio delle sanzioni previste. 
Nel dettaglio, il dipendente era stato sospeso a partire dal 6 giugno del 2023, con l’Azienda pordenonese che si era riservata il diritto e la possibilità di adottare ogni provvedimento ulteriore. Il 13 settembre, quindi, «ritenuti provati i fatti contestati», l’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ha scelto di percorrere la linea dura, procedendo con una pec ufficiale al licenziamento senza preavviso del dipendente.
La decorrenza è retroattiva e partirà dall’inizio del mese di giugno, cioè dalla data della prima contestazione e della successiva sospensione. 

Ultimo aggiornamento: 17:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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