Dal caso Gambirasio alle foto hard così operano gli 007 del software

Domenica 13 Settembre 2020 di Susanna Salvador
Dal caso Gambirasio alle foto hard così operano gli 007 del software

Lavorano per privati che si rivolgono a loro per recuperare le foto dal vecchio telefonino. Lavorano per le forze dell'ordine e per servizi di intelligence, anche se su quest'ultimo punto glissano, facendo capire con lo sguardo che si tratta di un argomento off limits. Che ovviamente per questioni di sicurezza non possono nemmeno sfiorare. Ma di due indagini che hanno avuto risonanza mediatica mondiale ne parlano perché non è più un segreto, visto che il coinvolgimento della Edr Tools nell'inchiesta sull'omicidio della giovane Yara Gambirasio e l'incendio del traghetto Norman Atlantic è finito sulle cronache di giornali e televisioni.

«I dati cancellati per noi non sono un problema», sottolineano Marco e Luca Marella, 50 e 48 anni, portogruaresi con azienda che opera all'interno del Polo Tecnologico di Pordenone. Perché loro riescono a estrapolarli anche da un pc distrutto. Perché eliminare i dati da un telefonino piuttosto che da un computer non è affatto semplice come può sembrare e come i fratelli Marella dimostrano ogni giorno, dando risposte alle richieste più disparate grazie a una professionalità che si rinnova quotidianamente per stare al passo con i balzi in avanti della tecnologia.

GLI INIZI
«Ho sempre avuto la passione per l'elettronica, fin da bambino - racconta Marco Marella -, tanto che con le prime ottocentomila lire guadagnate con la vendemmia mi sono comperato un oscilloscopio (strumento di misura elettronico ndr)». Luca, invece, si è avvicinato all'elettronica perché ha trovato lavoro in un negozio di computer. Nel 2003 i due fratelli, dopo aver accumulato un'esperienza di tutto rispetto, hanno deciso di mettersi in proprio e hanno iniziato la loro avventura, creando la Edr Tools, leader in the digital security business, come si legge sulla pagina iniziale del loro sito.
Ma si trattava di un mondo tutto da costruire, dove la condivisione, strumento indispensabile per lavorare in questo campo, non esisteva. «Allora abbiamo deciso che dovevamo trovare altre persone nelle nostre stesse condizioni per imparare e condividere». Ed è nata una chat con 21 partecipanti da 21 Paesi diversi. «In Occidente non c'è nessuno all'avanguardia in questo campo, dove la sicurezza è una priorità». Per cui molti Governi affidano questo tipo di lavoro ad agenzie o aziende che hanno l'obbligo di secretare tutto quello su cui lavorano e tutti gli strumenti che utilizzano. Il trasloco al Polo Tecnologico di Pordenone è datato 2014: «Abbiamo conosciuto per caso Franco Solari, direttore generale del Polo: un uomo con un fiuto eccezionale che ha capito le nostre potenzialità, dandoci la possibilità di dimostrare quello che sapevamo fare».

LA TECNOLOGIA
Raccontare in poche parole il lavoro dei fratelli Marella è impresa difficile. Ma ascoltando la loro storia in quegli uffici del Polo dove a farla da padrone sono schermi giganti e macchine che potrebbero essere qualsiasi cosa agli occhi di un profano, si capisce che il loro è un impegno che non finisce mai. Che non ha orari, feste, perché se si deve finire rapidamente un lavoro delicato, non si può guardare l'orologio. «Ogni giorno devi svegliarti con un'idea nuova, se no questa società ti inghiotte. Un continuo aggiornamento, una gara a chi arriva primo». E si scopre che ci si rivolge a loro non solo per recuperare, ma anche per cancellare i dati: «Se un dirigente deve dismettere il computer o il telefonino nel quale sono conservati dati importanti sul suo lavoro che non possono andare nelle mani di altri, ecco che interveniamo noi. E questo è un business in crescita proprio perché si sta capendo l'importanza del dato».
C'è poi anche il problema del rapimento dei dati per i quali i ladri chiedono un riscatto, minacciando di renderli inutilizzabili: «Alcune volte riusciamo a fare qualcosa - puntualizza Marco -, ma altre no. È impossibile». Si scopre anche che «soprattutto nei telefonini, i dati non si cancellano, ma si sovrascrivono».

L'OMICIDIO GAMBIRASIO
I fratelli Marella ricordano l'omicidio di Yara Gambirasio: a loro era stata affidata la lettura di due cellulari riconducibili in qualche modo all'assassinio della ragazza. Ma ci sono anche operazioni di tale segretezza e importanza che non possono essere delegate. E in casi come questi il compito di Marco e Luca è quello di istruire chi si occupa delle indagini.

L'INCENDIO DEL TRAGHETTO
Per quanto riguarda invece l'incendio scoppiato nel traghetto Norman Atlantic, ai fratello Marella è stata affidata la parte più delicata: la lettura della cosiddetta scatola nera. «In una stanza del polo c'erano diverse persone collegate con il nostro laboratorio che seguivano momento per momento in teleconferenza quello che facevamo. Nessuno poteva entrare da noi, ma tecnici e periti dovevano vedere in diretta come e dove operavamo».
LA CURIOSITÀ
Nel variegato mondo in cui operano Marco e Luca c'è posto per le storie più disparate, come quella del marito che ha chiesto un piacere personale ai fratelli: «Per cortesia, recuperatemi i filmini che ho girato nell'intimità con mia moglie. Lei non vuole più farli e io li voglio tenere per ricordo». Ovviamente Marco e Luca non vedono le immagini, ma solo i dati che riconducono al file da salvare. Come in questo caso con pace e gioia del marito.
 

Ultimo aggiornamento: 12:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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