Case popolari, 4mila famiglie in attesa: in Fvg due richiedenti su tre non sono stranieri. La povertà è in crescita

Sabato 6 Gennaio 2024 di Marco Agrusti
Case popolari

Da un lato c’è il caro affitti, con i prezzi che sia in provincia di Pordenone che nel territorio di Udine sono schizzati alle stelle raggiungendo i livelli record da almeno dieci anni a questa parte.

Dall’altro l’effetto dell’inflazione, che prima del calo registrato nell’ultima parte dell’anno scorso ha picchiato duramente, erodendo i risparmi delle famiglie e costringendo i nuclei più in difficoltà ad effettuare scelte drastiche. Il risultato è una corsa generalizzata all’alloggio così chiamato “popolare”, cioè in edilizia convenzionata. Un assalto che fa crescere le liste d’attesa in buona parte del Friuli Venezia Giulia. Con un particolare: la maggior parte dei richiedenti è rappresentata da cittadini italiani. 


LA SITUAZIONE


Il comparto delle case popolari ha bisogno di nuova linfa. Tradotto: per rispondere a tutte le esigenze dei cittadini del Friuli Venezia Giulia servirebbero più abitazioni convenzionate. Sì, perché nella sola provincia di Pordenone, ad esempio, attualmente ci sono 1.500 persone che attendono il proprio turno per un alloggio a prezzo calmierato. Quindi per una casa popolare. I dati sono forniti in forma ufficiale dall’Ater del Friuli Occidentale. Mille e cinquecento persone che avrebbero i requisiti per avere le chiavi di casa ma che devono attendere che si liberi uno spazio. 


FRIULI CENTRALE


In provincia di Udine, dove la popolazione è all’incirca il doppio rispetto a quella residente invece nel Friuli Occidentale, la lista di attesa raggiunge le 2.500 persone, dalla montagna fino alla costa. Il totale dice che nelle due province più popolose di tutta la regione ci sono quattromila persone con i titoli in ordine per avere una casa popolare ma che devono ancora mettersi diligentemente in fila e attendere il proprio turno. 


LA PROVENIENZA


La situazione di povertà relativa, che aumenta in corrispondenza della crescita dei prezzi e della diminuzione del potere d’acquisto registrata soprattutto nella prima parte dell’anno scorso, riguarda sempre più da vicino e sempre più spesso cittadini italiani. Quindi nel nostro caso pordenonesi e udinesi doc. E si innesta su questo filone un altro dato confermato sia dall’Ater pordenonese che dall’ufficio di Udine che si occupa di case popolari. Il 70 per cento delle richieste, infatti, arriva da persone nate in Friuli Venezia Giulia. Solo un richiedente su tre, infatti, è di nazionalità straniera. Sintomo che il bisogno di case popolari e di affitti calmierati sta diventando sempre di più un fenomeno comune tra i cittadini friulani. 


IL QUADRO


A Novembre 2023 per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media 9,75 euro al mese per metro quadro, con un aumento del 15,25% rispetto a novembre 2022 (8,46 euro mensili al mq). Negli ultimi 2 anni, il prezzo medio all’interno del comune di Pordenone ha raggiunto il suo massimo nel mese di Novembre 2023, con un valore di 9,75 euro al metro quadro. Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è stato marzo 2022: per un immobile in affitto sono stati richiesti in media 7,47 euro al mese per metro quadro. A Udine centro i prezzi variano dai 3mila ai 4.500 euro al metro quadro per immobili nuovi o completamente ristrutturati. Cifre che, per le stesse soluzioni, scendono a 2mila-2.450 euro al metro quadro in viale Venezia e a Cussignacco. Nella zona dell’ospedale il range è compreso tra i 2.100 e i 3.300 euro a metro quadro. L’aumento dei tassi di interesse ha causato in provincia di Udine nel 2023 una diminuzione del 16% delle compravendite di immobili a uso abitativo, soprattutto soluzioni comprese tra gli 80mila e i 150mila euro, ma lo sguardo sul 2024 dà un mercato in ripresa, soprattutto perché diverse banche hanno già cominciato ad abbassare i tassi sui mutui e un ruolo importante lo stanno avendo i broker.

Ultimo aggiornamento: 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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