La bombola d'ossigeno sta finendo, coppia di anziani salvata dai carabinieri

Due 86enni di Pordenone chiamano il 112 per avere assistenza. Sono stati i militari a procurare i farmaci salvavita

Domenica 14 Gennaio 2024 di C.A.
La bombola d'ossigeno sta finendo, coppia di anziani salvata dai carabinieri

PORDENONE - Ottantasei anni, soli. Lei cammina sostenendosi con il deambulatore, lui ormai non riesce più ad alzarsi dal letto. In queste condizioni anche la più semplice delle commissioni diventa un ostacolo insormontabile. E si può soltanto immaginare quale angoscia, venerdì mattina, abbia assalito l’anziana quando ha scoperto che la bombola di ossigeno terapeutico che aiuta il marito a far fronte a una grave insufficienza respiratoria si era esaurita.

Che fare? «Provo a chiamare il 112», si è detta la donna. Non si è persa d’animo e attraverso il numero unico di emergenza si è messa in contatto con la sala operativa dei carabinieri di Pordenone. Una telefonata toccante, di quelle che un operatore delle forze dell’ordine non vorrebbe mai ricevere, perché scontrarsi con la fragilità di un anziano tocca sempre il cuore. «Abbiamo bisogno dei farmaci - ha spiegato l’86enne - Non abbiamo nessuno che possa andare a prenderli e mio marito fa fatica a respirare».


GLI ANGELI IN DIVISA
La stazione dei Carabinieri di Pordenone si è subito messa in moto. La pattuglia di Quartiere ha raggiunto la palazzina in cui la coppia abita al terzo piano. Senza ascensore. L’anziana ha mostrato le condizioni in cui vive e assiste il marito gravemente malato. Non ha nessuno che la possa sostenere. L’unico figlio vive fuori provincia ed è disabile, per lui sarebbe impensabile affrontare quattro rampe di scale per far visita ai genitori. Ha mostrato la prescrizione del medico di base: c’erano diversi farmaci da acquistare, tra cui una bombola di ossigeno da 14 litri, di quelle che sviluppano una capacità di 3.000 litri. Si tratta di un medicinale salvavita. Sono stati i due carabinieri di quartiere ad andare in farmacia, a procurarsi quanto prescritto dal medico e a consegnarlo ai due anziani.


LA CONSEGNA
Si può soltanto immaginare la felicità dell’anziana quando i carabinieri le hanno suonato nuovamente il campanello. Si sono fatti le quattro rampe di scale trasportando la pesante bombola di ossigeno, ma ad attenderli sull’uscio c’era il sorriso dell’anziana. Per l’Arma si tratta di uno di quei gesti che rientrano in quelle che sono le attenzioni e compiti di prossimità insiti nello spirito di vicinanza dei Carabinieri. Sempre più spesso la solitudine segna prepotentemente la quotidianità degli anziani. Si ritrovano a dover gestire da soli, senza alcun appoggio, situazioni per loro inaffrontabili, anche se si tratta di cose di poco conto. E poco importa se nel condominio in cui vivono ci sarebbero molte porte a cui bussare. Diventano degli invisibili, spesso a causa dell’indifferenza o dei ritmi frenetici che scandiscono le giornate di chi vive attorno a loro. Il caso della coppia soccorsa dall’Arma non è sconosciuto ai Servizi sociali del Comune di Pordenone. Ieri i carabinieri sono nuovamente tornati dai due anziani per assicurarsi che non avessero altre urgenze. Spetta adesso al Comune trovare una soluzione affinché non debbano ancora rivolgersi al 112 per le medicine. 

Ultimo aggiornamento: 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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