Benzina e Diesel, maxi sconto solo ai comuni vicini alla Slovenia - Quali sono e quanto si risparmia

Lunedì 23 Gennaio 2023 di M.A.
Carburante, maxi sconto solo ai comuni vicini alla Slovenia. Ma la montagna non ci sta: «Vogliamo le stesse opportunità»

Il bonus, com'è noto, ha riguardato 74 comuni. Sono tutti i paesi che in Friuli Venezia Giulia hanno la fortuna di trovarsi a meno di dieci chilometri dal confine con la Slovenia. C'è un'intera fascia della regione, però, che dall'ultimo provvedimento varato dalla giunta Fedriga si è sentita tradita: è quella composta dai borghi di montagna, che capeggiati dal sindaco di Claut già in autunno avevano presentato la loro proposta: estendere anche ai paesi svantaggiati che si trovano in quota l'extra sconto di 10 centesimi sul carburante. Un beneficio che non è stato accordato e che rimane limitato ai residenti dei comuni più vicini alla Slovenia.

Un fatto, questo, che ha provocato la reazione stizzita proprio del primo cittadino di Claut: «Ormai purtroppo non ci sorprendiamo più di nulla. Tutti si devono svegliare, la montagna dev'essere salvata».


L'ITER
I comuni della montagna (all'appello non avevano partecipato solo i paesi del Pordenonese, ma si erano accodati anche i borghi carnici) avevano lanciato un avvertimento già alla fine dell'estate, quando si era iniziato a parlare del supersconto sul carburante. «L'assessore regionale Scoccimarro (Ambiente, ndr) - spiega Gionata Sturam, sindaco di Claut - aveva promesso di venire da noi in montagna per discutere dell'argomento. Ma da quel momento non l'abbiamo più visto. Lo aspettavamo, ma francamente avevamo pochi dubbi». Intanto la norma è stata varata e lo sconto è entrato in vigore per i 74 comuni della fascia di confine. Ma non per la montagna.


LE REAZIONI
«Non vogliamo più sentire persone che si lavano la bocca parlando di montagna - è il durissimo attacco lanciato dal primo cittadino di Claut, Gionata Sturam -. Noi non stiamo chiedendo una misura figlia dell'assistenzialismo. Vogliamo solamente godere di opportunità pari rispetto a quelle di cui godono i cittadini che vivono in pianura oppure vicino al confine con la Slovenia». La ratio alla base del provvedimento regionale non è difficile da comprendere: bisognava dare una mano ai gestori dei distributori vicini alla frontiera, gravemente penalizzati dal fenomeno del turismo del pieno, dettato e spinto dai prezzi enormemente più bassi che si trovano in Slovenia. Il gasolio, per fare un esempio, oltre la frontiera si trova a poco più di un euro e quaranta centesimi al litro. In Friuli Venezia Giulia, ormai, si viaggia oltre quota 1,80. La montagna friulana chiedeva lo stesso trattamento, ma per una ragione diversa. «Per trovare prezzi più bassi - spiega sempre il primo cittadino di Claut - noi dobbiamo spostarci anche per cinquanta chilometri. E questa è una condizione di netta disparità rispetto ad altri territori della regione. Non vogliamo qualcosa in più, solo le stesse opportunità. Altrimenti la montagna finirà davvero per spopolarsi. In quota si vive bene, ma è ora che ci è chiamato a decidere capisca che non possiamo pagare tutto di più: dal riscaldamento all'acqua, ora anche la benzina. Vogliamo fermare il processo di spopolamento, ma così è difficile».
 

Ultimo aggiornamento: 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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