Il caro-gasolio porta una nuova ondata di aumenti: dalla spesa ai cantieri, ecco i prezzi che saliranno in Friuli

Martedì 17 Gennaio 2023 di Marco Agrusti
Un distributore di benzina

La rabbia, in questi giorni, è concentrata al distributore. E tra gli automobilisti. Niente di incomprensibile, vista la stangata d’inizio anno alla pompa di benzina. Ma allargando lo spettro dell’indagine, si scopre come l’aumento improvviso del costo del carburante, dovuto in massima parte alla reintroduzione degli ultimi 18 centesimi al litro di accise, sia solamente la punta dell’iceberg. O per meglio dire, il primo anello di una catena di aumenti che nasce proprio dal caro-benzina ma che a breve toccherà molti altri settori. 
Dal carrello della spesa ai cantieri, dalla logistica all’agricoltura: il rialzo dei carburanti, gasolio in testa, in Friuli Venezia Giulia provocherà un altro maremoto sui conti delle famiglie. 


GLI EFFETTI


Si deve partire da un dato, fornito dalla Confartigianato del Friuli Venezia Giulia. Ancora oggi, infatti, il 90 per cento delle merci in regione viaggia su gomma. E se il gasolio aumenta ancora più della benzina, sono dolori per tutti, a partire dal settore della logistica. È il più penalizzato, perché l’effetto sulle spedizioni è immediato, con rincari già scattati e pari al 20-30 per cento rispetto al periodo precedente. 
Trasportare le merci costa di più, calcolando che il pieno di un tir con un serbatoio da 300 litri viene anche più di 500 euro. 


AL SUPERMERCATO


Il gasolio oggi è il carburante più caro, nettamente superiore il suo livello rispetto a quello della benzina “verde”. Ma è proprio grazie all’uso del gasolio che vanno avanti diversi settori. La produzione alimentare, ad esempio, che si basa sulle serre alimentate e riscaldate spesso proprio dai generatori diesel. Costi esorbitanti, che secondo la Coldiretti Fvg a breve «potranno produrre aumenti al bancone del 30-40 per cento». Perché se coltivare diventa più costoso e lo diventa anche trasportare la merce, la combinazione è servita. Si parla in questo caso di beni di prima necessità, come ad esempio la frutta e la verdura. Ma non è esente neanche la carne, un settore già colpito dal rincaro dei mangimi che ora deve fare i conti con l’aumento del costo di trasporto verso i siti di macellazione. 
Ogni singolo aumento dell’importo del carburante, quindi, produce un effetto a catena che finisce per ribaltarsi sul consumatore finale, già colpito in prima persona in quanto automobilista. 


LE COSTRUZIONI


Graziano Tilatti, presidente regionale della Confartigianato, fa notare poi come la stangata sul gasolio possa produrre effetti anche nel settore delle costruzioni e dell’edilizia, compromettendo così anche cantieri e appalti. 
«Tutto ruota attorno alla movimentazione necessaria della merce - spiega Tilatti -: dobbiamo pensare alla necessità di trasportare operai e materiali.

E ancora l’alimentazione dei mezzi per l’escavazione, la logistica di cantiere. L’impatto sul settore delle costruzioni sarà certo. Dallo scavo iniziale alla conclusione del cantiere - prosegue il presidente regionale della Confartigianato friulana - l’incidenza del costo del carburante aumenterà. Anche il cemento costa di più a causa di questo aspetto. Calcoliamo che in questo momento il prezzo del gasolio va a incidere per il 6-7 per cento sull’attività di un cantiere». 


I NUMERI


Oggi in Friuli Venezia Giulia il gasolio (si parla ovviamente solo della rete stradale normale, autostrade escluse) è arrivato a toccare quota 1,85-1,9 euro al litro. Da gennaio dell’anno scorso, la maggiorazione è stata già del 14 per cento. Molto più ampio, invece, il divario calcolato sul gasolio agricolo a prezzo agevolato, cresciuto in maniera abnorme quasi del 90 per cento in un anno.

Ultimo aggiornamento: 16:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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