Badanti in fuga per le ferie: anziani rischiano un'estate di solitudine e abbandono

Venerdì 16 Luglio 2021 di Marco Agrusti
Anziano con la badante (foto di repertorio)
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PORDENONE - Gli anziani rischiano un'estate di solitudine e di abbandono, dopo un anno e mezzo da vittime prescelte del Covid e da condannati all'isolamento sia nelle strutture protette che nelle loro abitazioni. Non c'è infatti solo l'allarme rosso legato alle case di riposo senza più domande per un letto e con centinaia di posti vuoti in tutta la provincia. Le prossime settimane saranno anche quelle dell'emergenza badanti. E stavolta il problema è ancora più serio rispetto a quello dell'anno scorso, quando l'emergenza principale era dettata dalla necessità di testare le collaboratrici domestiche dopo il rientro dai Paesi d'origine. Nell'estate del 2021, infatti, il vero allarme riguarda la quasi totale assenza di badanti, dal momento che anche chi l'anno scorso era rimasto in provincia per paura dei viaggi in epoca Covid, quest'anno sceglierà di tornare nei propri Paesi d'origine. E a mancare, spesso, saranno le sostituzioni. Sono centinaia, in tutto il Friuli Occidentale, gli anziani che rischiano di rimanere soli e altrettante le famiglie che si troveranno costrette a modificare i propri piani estivi per non lasciare senza assistenza i propri parenti.
 

L'ALLERTA
Le case di riposo sono semivuote, come riferito nell'edizione di ieri e come confermato dai direttori delle strutture. Molti letti restano scoperti a causa della lentezza dei servizi sociali, dei troppi impegni del team dedicato dell'Azienda sanitaria e dell'onda lunga provocata dalla paura del contagio, anche se ormai nelle residenze i vaccinati sfiorano il 100 per cento degli ospiti. E ora sull'estate degli anziani si abbatte anche la scure dettata dalla carenza di badanti. A sottolinearlo, in risposta all'analisi sull'emergenza nelle case di riposo, è anche l'esponente pordenonese del Pd Renzo Liva. «Il problema - spiega - non è di poco conto. Molti anziani rischiano di ritrovarsi da soli, perché quest'anno saranno molte di più le badanti che sceglieranno di rientrare nel proprio Paese per le vacanze. Mancheranno i ricambi e la situazione di emergenza potrebbe protrarsi anche fino a settembre».
 

LE RICHIESTE
In questi giorni, come testimoniano diversi direttori di residenze per anziani, si stanno impennando le richieste per soggiorni limitati nelle strutture protette. Sono gli effetti dell'emergenza badanti. «Solo ieri - ha spiegato Alessandro Santoianni (Casa di riposo di San Vito) - abbiamo avuto richieste addirittura già per il fine settimana». Ma non si possono soddisfare, perché i tempi di inserimento sono troppo stretti e le procedure impossibili da completare in così poco tempo.
 

L'ALTRO NODO
C'è poi un problema parallelo, che riguarda da vicino la sicurezza sanitaria. È particolarmente basso, infatti, il numero delle badanti e delle collaboratrici domestiche che hanno scelto di sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. Si rischia quindi che il contatto con un anziano non vaccinato (magari a causa di un impedimento dettato da ragioni di salute) possa portare a particolari conseguenze dal punto di vista del Covid e degli effetti più gravi (anche letali) della malattia. Un altro aspetto sollevato dall'esponente del Pd, Renzo Liva.
 

Ultimo aggiornamento: 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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