Armati di trapano e flessibile rubano la cassaforte dal muro nella sede del Nettuno Calcio

Sabato 2 Marzo 2024 di Lorenzo Mayer
Furto cassaforte

LIDOCon un trapano o un flessibile sono riusciti ad estrarre la cassaforte dal muro e sono fuggiti portandosela via, insieme al suo contenuto. Furto, la notte scorsa, al campo sportivo "Jacopo Reggio" delle Terre Perse. Presa di mira la sede dell'associazione dilettantistica di calcio Nettuno Lido, che milita in Prima categoria e ha una scuola calcio con circa 240 tesserati dai 5 anni in su.

Si tratta del club fondato da tre bandiere del calcio veneziano, gli ex arancioneroverdi Paolo Poggi, Nicola Marangon e Mattia Collauto. Il club conta 14 squadre che partecipano ai campionati. Dunque un punto di riferimento importante per l'attività sportiva dell'isola. I ladri sono entrati in azione secondo un piano che pare studiato a tavolino. I malviventi hanno tagliato il lucchetto per intrufolarsi all'interno del campo sportivo e poi trovando la porta chiusa della sede l'hanno sfondata.

Importante anche il bottino che sono riusciti a portare via: circa 2000 euro in contanti custoditi all'interno della cassaforte, dove oltre ai soldi viene conservato anche il bancomat della società. E i ladri non ci hanno pensato su due volte e con il bancomat, evidentemente sono risaliti a risalire anche al codice segreto della tessera e ad effettuare due prelievi dallo sportello automatico per un totale di altri 1000 euro circa. I prelievi sarebbero stati registrati dagli sportelli automatici in via Garibaldi a Castello di Intesa San Paolo (ex Cassa di risparmio di Venezia). Ad accorgersi del furto per primo è stato il direttore generale del Venezia Nettuno Lido, insospettito da alcune segnalazioni di movimenti sospetti sul conto corrente del club. Quando ieri mattina i dirigenti sono arrivati al campo sportivo hanno trovato la sede sventrata e tutto sottosopra. Il furto è stato immediatamente denunciato ai carabinieri del Lido che ora effettueranno le indagini. Giovedì sera il campo sportivo e la sede erano stati chiusi regolarmente e tutto era in ordine. Ieri mattina, invece, la porta di ingresso era sfondata. Sorprende che nessuno si sia accorto di nulla. Le risorse sottratte servivano poi per un'attività sociale a favore dello sport: amarezza e sconcerto, da chi ha subito il furto, sono ancora più grandi.
 

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