Colf, badanti e lavori domestici: in Friuli Venezia Giulia prevalgono le donne, anche nello stipendio

Martedì 27 Giugno 2023
Colf, badanti e lavori domestici: in Friuli Venezia Giulia prevalgono le donne, anche nello stipendio

Nel 2022, in Fvg i lavoratori domestici sono stati 20.761, in calo del 5,5% rispetto al 2021. Secondo i dati del Report 2023 dell'Osservatorio Inps sul lavoro domestico in Italia elaborati da Nuova Collaborazione, in Friuli Venezia Giulia lavorano prevalentemente le donne (19.395 contro 1.366 uomini), mentre la composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia la prevalenza di lavoratori stranieri: lo scorso anno sono stati 14.548 contro 6.213 di nazionalità italiana. Questi sono solo alcuni dei dati emersi in occasione del convegno "Tutto regolare? Colf, badanti e babysitter in Italia" organizzato da Inps e Nuova Collaborazione, Associazione nazionale datori di lavoro domestico, durante il quale è stato presentato il Report 2023 curato dall'«Osservatorio Inps sul lavoro domestico».
L'analisi dei dati sulle retribuzioni nel 2022 evidenzia che la percentuale più elevata dei lavoratori domestici ha una retribuzione annua superiore ai 13.000 euro (130.478 lavoratori pari al 14,6% del totale). La stessa situazione si verifica sia per le donne (14,9%), che per gli uomini (12,3%). Le donne hanno in media una retribuzione più alta rispetto agli uomini. Sotto i 5.000 euro l'anno si colloca il 46,5% dei domestici maschi, contro il 39,7% delle femmine.
Per i lavoratori con tipologia rapporto "Colf", la classe con la maggior frequenza, sia per gli uomini che per le donne, è quella tra mille e 2mila euro. I lavoratori con tipologia rapporto di lavoro "Badante" presentano, sia per i maschi che per le femmine, la stessa classe modale del complesso dei lavoratori, cioè quella dai 13.000 in poi.

Inoltre, per questa tipologia di lavoratori il 36,7% delle donne ha una retribuzione uguale o superiore ai 10.000 euro annui, contro il 29,0% dei maschi. La composizione dei lavoratori per nazionalità evidenzia una forte prevalenza di lavoratori stranieri, che nel 2022 risultano essere il 69,5% del totale, quota che fa riprendere il trend decrescente, sospeso dopo 9 anni nel 2021. Nell'ultimo anno, infatti, il numero dei lavoratori stranieri è diminuito del -8,4% rispetto all'anno precedente, così come si registra una diminuzione dei lavoratori italiani pari al -6,6%. Rispetto alla zona di provenienza, nel 2022 l'Europa dell'Est continua ad essere la zona geografica da cui proviene la maggior parte dei lavoratori domestici con 316.817 lavoratori pari al 35,4% del totale, seguiti dai 272.583 lavoratori di cittadinanza italiana (30,5%), dai lavoratori del Sud America (7,8%) e dell'Asia Orientale (6,8%).

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