PORDENONE - (c.a.) Un anno fa a illuminare il parcheggio del palasport di Pordenone c’erano le fotoelettriche dei Vigili del fuoco, questa sera ci saranno le luci delle candele accese per non dimenticare i due fidanzati uccisi il 17 marzo 2015. Una veglia di preghiera è stata organizzata dalla famiglia di Teresa Costanza: i genitori Carmelina Parello e Rosario Costanza, con i figli Calogero e Sergio. Da Adelfia arriverà anche la famiglia Ragone: papà Francesco con mamma Eleonora Ferrante e i tre figli. Si raccoglieranno attorno allo stallo in cui sono stati uccisi i ragazzi alle 19.30, l’ultima mezz’ora di vita di Trifone e Teresa, eliminati con sei colpi di semiautomatica 7,65 verso le 19.49/19.50.
A trovare i corpi dei due giovani verso le 19.55 era stata un’istruttrice di arti marziali. Aveva finito il turno alla palestra Skorpion e stava andando a prendere la macchina per tornare a casa, a Porcia. L’aveva parcheggiata accanto a quella dei fidanzati. «Ho sentito il rumore dei vetri sotto i piedi - raccontò - Ho alzato la testa, ho visto il finestrino sfondato e i due ragazzi riversi sui sedili. Non mi sono avvicinata, sono tornata in palestra e ho gridato che chiamassero qualcuno».
Ultimo aggiornamento: 20:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA A trovare i corpi dei due giovani verso le 19.55 era stata un’istruttrice di arti marziali. Aveva finito il turno alla palestra Skorpion e stava andando a prendere la macchina per tornare a casa, a Porcia. L’aveva parcheggiata accanto a quella dei fidanzati. «Ho sentito il rumore dei vetri sotto i piedi - raccontò - Ho alzato la testa, ho visto il finestrino sfondato e i due ragazzi riversi sui sedili. Non mi sono avvicinata, sono tornata in palestra e ho gridato che chiamassero qualcuno».
Il delitto di Teresa e Trifone - Il Gazzettino.it
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