Indagine per peculato, terzo esposto contro l'ex presidente di Atap Vagaggini

Mercoledì 22 Luglio 2020 di Redazione
L'ex presidente di Atap, Mauro Vagaggini
PORDENONE - Continua a produrre materiale l’inchiesta sull’ex presidente dell’Atap Mauro Vagaggini, 58 anni di Cordenons, indagato per peculato in qualità di ex presidente dell’Atap, la spa che gestisce il servizio di trasporto pubblico in provincia.
TERZO ESPOSTO
Ieri mattina in Procura il presidente dell’Atap Narciso Gaspardo ha presentato il terzo esposto contro Vagaggini nel quale si configura l’ipotesi di appropriazione indebita e infedeltà patrimoniale riconducibili all’immobiliare Palmanova, della quale Vagaggini era stato amministratore unico dal 30 aprile 2010 al 9 febbraio 2018, quando la società si era fusa con Atap. Un’immobiiare pura, proprietaria della palazzina tra via Mazzini e via Damiani dove si trova il Calice d’Oro, di un ufficio e di un terreno in viale Venezia.
I CONTI CHE NON TORNANO
A Vagaggini vengono contestate spese non attinenti alla società della quale era amministratore unico. Si tratta, nello specifico, di pasti per circa 300 euro, beni e servizi per 17.100 euro, soprattutto acquisto di materiale edile per manutenzione e bricolage, nonostante l’immobiliare non avesse addetti ai quali assegnare compiti che prevedevano l’utilizzo di quei prodotti. Ci sono anche incarichi e servizi affidati negli anni dal 2010 al 2017 a soggetti riconducibili allo stesso Vagaggini per una spesa totale di 59mila 400 euro. Incarichi che si chiede alla Procura di verificare se siano mai stati svolti. E ancora viene contestato l’abbonamento per il parcheggio pagato dall’immobiliare Palmanova che sarebbe stato utilizzato per l’auto privata di Vagaggini (1.600 euro); infine rimborsi chilometrici e carburante per un ammontare di 715 euro. In totale nell’esposto si contesta all’allora amministratore unico della società di aver speso ingiustificatamente più di 79 mila euro nel corso di sei anni.
L’INCHIESTA
La vicenda giudiziaria che riguarda l’ex presidente dell’Atap è venuta a galla quando il Nucleo di polizia economico finanziaria di Pordenone, su delega del procuratore Raffaele Tito e del sostituto procuratore Carmelo Barbaro, ha effettuato una serie di perquisizioni nell’abitazione e nella sede della società di onoranze funebri, gestita da Vagaggini, Servizi Mva di Cordenons; nella sede della City Green sempre a Cordenons, dove si trova la società di giardinaggio in liquidazione; alla Fit Lown di via Pasch, associazione sportiva legata a Vagaggini e nell’appartamento di Lignano Pineta di proprietà della famiglia. L’attico dove vive l’ex presidente Atap è stato posto sotto sequestro ai fini della confisca.
ACCUSA E DIFESA
La Procura contesta a Mauro Vagaggini, difeso dall’avvocato Marco Zucchiatti, l’ipotesi di reato di peculato continuato per aver dstratto diverse somme di denaro in qualità di incarocato di pubblico servizio, nelle vesti di presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato di due società di trasporto pubblico pordenonesi, l’Atap spa di via Candiani e la Sti spa di viale Trieste. Dal canto suo l’avvocato Zucchiatti sostiene che è tutto regolare e che il suo assistito potrà dimostrarlo anche con le delibere che stabilivano i benefit dei quali godeva Vagaggini, al quale «non può essere contestato il reato di peculato perchè non è un incaricato di pubblico servizio, essendo le due società due spa».
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