Porcia, ragazzo aggredisce lo zio e la nonna armato di un coltello

I familiari non si danno una spiegazione: gesto repentino. La difesa: «È sofferente, ha bisogno di essere sottoposto a cure»

Martedì 8 Agosto 2023 di C.A.
Aggredisce lo zio puntandogli un coltello alla gola, arrestato ventenne

PORCIA - Un ventenne di Porcia è stato arrestato per aver aggredito zio e nonna armato di coltello. È successo domenica in via Volta, verso l’ora di pranzo, ed è grazie al pronto intervento di un equipaggio del Radiomobile di Pordenone se la situazione non è degenerata. Il ragazzo aveva affrontato lo zio puntandogli alla gola un coltello seghettato che ha una lunga poco meno di una ventina di centimetri. Sono stati momenti di grande tensione e angoscia che dovranno essere ricostruiti dagli investigatori per aiutare la Procura a inquadrare la vicenda dal punto di vista giudiziario. Il ragazzo - Sebastian T.A., di origine colombiana - è stato arrestato per l’ipotesi di tentato omicidio e accompagnato nella casa circondariale di Pordenone. Sarà adesso il sostituto procuratore Federico Baldo a valutare se le modalità dell’aggressione e le ferite riportate dallo zio possano inquadrarsi nell’alveo del tentativo di omicidio o delle lesioni.

A convalidare l’arresto sarà chiamato il giudice per le indagini preliminari di turno Giorgio Cozzarini. Al ragazzo è stato nominato come difensore d’ufficio l’avvocato Luca Spinazzè.


L’AGGRESSIONE
A chiedere al numero unico di emegenza 112 l’invio delle forze dell’ordine è stata, poco dopo mezzogiorno, la nonna del ragazzo, una donna di origine colombiana di 68 anni. Il nipote, in Italia dal 2019, vive con lei. Domenica non ci sarebbero state liti o contrasti in famiglia. Il ragazzo si sarebbe improvvisamente scagliato contro lo zio, senza alcuna ragione, impugnando il coltello e puntandoglielo alla gola. L’uomo, 72 anni, ha riportato ferite non gravi. Dopo essere stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone, è stato dimesso con una prognosi di pochi giorni. Successivamente zio e nonna, sentiti a sommarie informazioni dai carabinieri, hanno ricostruito l’episodio e riferito agli inquirenti sulla difficile convivenza con il nipote. Il coltello è stato posto sotto sequestro.


LA DIFESA
Per l’avvocato Luca Spinazzè, che ieri è andato in carcere per avere un colloquio con il ragazzo, si tratta di una difesa in salita. Il ventenne di Porcia è chiuso in se stesso, ha difficoltà a comunicare e questo non aiuta a comprendere il motivo della sua reazione. «È un ragazzo sofferente, che in passato ha avuto bisogno di essere sottoposto anche a terapie che hanno comportato lunghi ricoveri ospedalieri - ha spiegato il legale - Da quello che ho potuto capire, si sentiva minacciato e ha reagito aggredendo lo zio. Credo che debba essere presa seriamente in considerazione la possibilità che venga sottoposto a cure mediche adeguate». È una valutazione che sarà sicuramente portata all’attenzione del gip nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci