Il 25 Aprile, fitto programma di iniziative in città per la ricorrenza. «Studiato per non far parlare il sindaco»

Oltre alla manifestazione ufficiale in piazzale Ellero ci saranno una ciclolonga, la pastasciuttata e il corteo alternativo

Sabato 13 Aprile 2024 di Loris Del Frate
Il 25 Aprile, fitto programma di iniziative in città per la ricorrenza. «Studiato per non far parlare il sindaco»

PORDENONE - Dall'incontro istituzionale in piazzale Ellero, sino alla ciclolonga di Aruotalibera, passando per una serie di incontri e convegni alla Casa del Popolo fino alla manifestazione "antifascista e pacifista organizzata dal Circolo libertario Zapata. Sarà perchè quest'anno ricorre l'80 anno dalla Resistenza e dalla Liberazione, ma resta il fatto che il 25 Aprile, ma anche i giorni precedenti e il successivo saranno pieni di iniziative. Ma c'è anche chi, come Gigi Bettoli, non ha alcun problema ad affermare che il proliferare di iniziative antifasciste in città ha un compito ben specifico: mettere in silenzio il sindaco Alessandro Ciriani che sarà in piazza Ellero all'incontro istituzionale e - come ha fatto anche in passato - terrà il discorso per il Comune. In realtà Gigi Bettoli, lo dice in altri modi: «Quest'anno - spiega - a 80 anni dalla Resistenza e dagli scioperi operai nei cotonifici pordenonesi, grazie a Cgil, Anpi ed Arcipelago, le manifestazioni del 25 Aprile si moltiplicano e metteranno la sordina al comizio anticomunista del podestà post(?)fascista pordenonese, alias il sindaco boscaiolo». (chiaro il riferimento ai taglio degli alberi nell'ex fiera).

Il tentativo, insomma, è quello di cercare di sfilare il maggior numero di persone da dove parlerà il primo cittadino, anche a fronte del fatto che lo stesso Ciriani e candidato per le Europee.


Il bicicletta da Roveredo a Maniago

Il 25 Aprile si parte con Aruotalibera che organizzerà una gita in bicicletta da Roveredo in Piano a Maniago. E ritorno, ovviamente. In tutto 50 chilometri. Si partirà da Roveredo in via Verdi (parcheggio cimitero) e la prima tappa sarà alla lapide in memoria dei partigiani assassinati dal "Foghin", l'ufficiale tedesco che diede fuoco alla cittadina. Si proseguirà verso Maniago, tra strade asfaltate, pista carri e strade di campagna sterrate. Prevista la partecipazione alla cerimonia del 25 Aprile a Maniago. Ritorno attraverso Maniago Libero, Montereale dove si prenderà la Fvg 3 fino a Marsure e rientro a Roveredo circa le per 16. Pranzo al sacco e si potrà partecipare con qualsiasi tipo di bicicletta purchè in buono stato di manutenzione. Servirà il caschetto. La quota di partecipazione è di 5 euro. Iscrizioni e pagamento entro venerdì 19 in sede in via Udine.


In piazza le manifestazioni

Saranno due, invece, le manifestazioni che si terranno in piazza. Quella istituzionale in piazzale Ellero, con inizio alle 9. Come ogni anno ci saranno i discorsi ufficiali e - salvo cambiamenti dell'ultima ora - sarà il sindaco a rappresentante il Comune. In piazza anche l'Anpi con il presidente Loris Parpinel. La seconda manifestazione, invece, si terrà al Centro studi con ritrovo alle 10.30. Il corteo poi si snoderà lungo via Montereale sino alla ex caserma Martelli dove saranno deposte corone in ricordo dei 9 partigiani fucilati . Alle 13 in via Ungaresca "pastasciutta antifascista" organizzata dal Circolo libertario Zapata.


25 aprile, l'appello dell'Anpi nazionale

Ma per l'occasione e l'importanza del 25 Aprile si è aggiunto anche un appello dell'Anpi nazionale ripreso dal presidente provinciale Loris parpinel. «La data del 25 Aprile è simbolo dell'Italia libera e liberata, dopo venti mesi di Resistenza e uno straordinario tributo di sangue e di dolore. Fine dell'occupazione tedesca. Fine del fascismo. Fine del conflitto. Si abbatteva lo Stato fascista, ma anche il vecchio Stato liberale, e si avviava la costruzione di un nuovo Stato e di una nuova società. Oggi tutto è in pericolo. C'è un governo che comprende una destra estrema che ha le sue radici nel ventennio fascista e nelle sue nostalgie, che per questo intende cambiare la Costituzione. Con un uomo solo (o una donna sola) al comando il cosiddetto "premierato" - ed un Paese frantumato in tante regioni in competizione fra di loro, con diritti diversi dei cittadini l'autonomia differenziata». L'Anpi va avanti. «Una destra estrema che in vari modi tende a reprimere qualsiasi dissenso, qualsiasi protesta. Una destra estrema aggressiva, vendicativa e rivendicativa. Tutto è in pericolo perché ci sono milioni di poveri, dilaga il lavoro precario, con un governo che taglia la sanità e la scuola pubblica, con l'intera Europa che rischia la recessione economica. C'è una grande solitudine sociale, il futuro viene visto come una minaccia. Tutto è in pericolo perché c'è la guerra, e se ne parla in modo irresponsabile, come se fosse una necessità». I presupposti per le scintille ci sono tutti

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