PADOVA - Il Bo approva un ambizioso piano per l’edilizia universitaria che coprirà il triennio 2023/2025. Il Senato accademico ieri pomeriggio ha spalmato su tre anni un impegno finanziario che arriverà a 420,3 milioni di euro e prevede una serie di grandi opere che cambieranno il volto dell’ateneo patavino, espandendone ancor di più la presenza in città. Sono sei i grandi progetti programmati, capitanati dal progetto Piave Futura, intervento di recupero edilizio per un investimento complessivo di 95,5 milioni di euro.
I luoghi
L’ex caserma ospiterà il nuovo polo delle Scienze sociali: Economia, Sociologia e Scienze politiche, oggi diviso in varie sedi, da via del Santo al Portello.
Chiude la lista la realizzazione di un altro campus, nell’area demaniale di Voltabarozzo, su 101.416 metri quadrati dove grazie a un investimento di 40 milioni verranno realizzate una decina di aule attrezzate da 100 a 250 posti, due aule da 300 posti e diverse aule studio di varie dimensioni, compreso un auditorium. Il nuovo campus avrà destinazione mista, dedicata a tutti i dipartimenti che hanno una cronica carenza di aule, e riuscirà a ospitare fino a duemila studenti. A questi si aggiungono i 6 milioni che saranno necessari per realizzare un nuovo edificio per laboratori e uffici al Complesso di Medicina veterinaria a Legnaro. Completano il piano di investimenti per il triennio vari interventi di restauro e sicurezza edilizia compresi tra uno e cinque milioni di euro, che prevedono di recuperare spazi nelle ex biblioteche al Liviano, la realizzazione del Museo botanico e della nuova sede della Biblioteca Pinali nella Palazzina del prefetto all’Orto botanico; il restauro degli arredi di Gio Ponti al Bo e il completamento delle attività per avviare la realizzazione di nuove aule in via Campagnola.
Le reazioni
Gli interventi messi a bilancio trovano il plauso dei rappresentanti degli studenti in Senato. La rappresentanza di Udu ha però deciso di astenersi dal voto al bilancio. «Ci siamo astenuti perché, pur apprezzando le scelte di intervento strutturale, notiamo che è una visione a lungo termine – afferma Domenico Amico, senatore accademico Udu – Alla comunità studentesca servono risposte immediate sulle strutture, perché abbiamo bisogno di nuovi spazi subito. Le due problematiche più urgenti rimangono la residenzialità e la carenza di aule nei dipartimenti, che necessitano di risposte a breve termine e non nel triennio». L’astensione dei rappresentanti è stata diretta anche alla parte di bilancio relativa alla contribuzione studentesca: l’ateneo ha fatto tanto negli ultimi mesi per ridurre le tasse agli studenti, ma i rappresentanti ritengono necessario continuare e insistere per un maggiore impegno in questa direzione, soprattutto alla luce della carenza di borse di studio.