La psicologa "angelo a L'Aquila"
sposa Max, il suo terremotato

Martedì 7 Aprile 2015
La psicologa "angelo a L'Aquila" sposa Max, il suo terremotato
PADOVA - Da Padova a L’Aquila per aiutare le vittime della tragedia di 6 anni fa, il 6 aprile 2009

Se non ci fosse stato il terremoto del 6 aprile 2009, Susanna e Massimiliano non si sarebbero conosciuti, amati, fidanzati e promessi sposi per il 18 luglio prossimo all'Aquila. Soprattutto, oggi non sarebbero i genitori di due bellissimi bimbi: Samuele, due anni, e Martina, un mese e mezzo. «Prima che arrivi un terzo figlio, abbiamo deciso di sposarci a luglio» spiega Massimiliano. «Questa sera saremo alla fiaccolata per ricordare le vittime e la tragedia che è accaduta a tutti noi - prosegue -. La prospettiva la vediamo molto difficile, viviamo nella speranza che la città possa rinascere, per noi e per i nostri figli».



Lei, studentessa milanese da anni a Padova per diventare psicologa; lui, aquilano, consulente del lavoro. Si sono incontrati nel capoluogo proprio per la drammatica situazione causata dal sisma di sei anni fa: Susanna arrivava nella città devastata come volontaria dell'associazione "Psicologi per i popoli", per prestare soccorso agli aquilani scioccati dal sisma. Nella tendopoli della frazione aquilana di Bagno, in località Lilletta, Massimiliano ha trovato ricovero nelle ore immediatamente successive alla tragedia. La scintilla è scattata in una festa per l'ultimo giorno in tendopoli. «Quando - racconta Susanna - Massimiliano mi ha presa in braccio, un ragazzo per scherzare ci ha spinti e siamo finiti nella piscinetta piena d'acqua che era stata allestita vicino alle tende».



«Da quel momento sono cominciati i nostri incontri in giro per l'Italia. Ci siamo visti ad Ancona, Pescara, Firenze, Lucca, ovviamente Padova, dove - dice Massimiliano - la raggiungevo quasi ogni fine settimana. Viaggi e date che, per il nostro primo anniversario, ho fatto incidere su una torta di 5 chili». Susanna si è stabilita all'Aquila nel 2011, quando insieme a Massimiliano ha cominciato a progettare il matrimonio. Ma sono arrivati prima Samuele, e poi Martina.



«Quando l'ho conosciuto - racconta Susanna - ho pensato: ma che bel papà! Lo vedevo sempre circondato dai bambini del campo, pensavo che ci fossero i suoi figli tra loro, solo dopo ho capito che li faceva divertire talmente tanto che gli stavano tutti attorno». «Io mi sono detto - dice a sua volta Massimiliano -: ma che bella psicologa che mi è venuta a salvare!»..



Susanna spiega la sua scelta di stabilirsi all'Aquila, dopo essere vissuta a Milano e Padova. «In Veneto ero abituata a vivere in centro, non prendevo mai l'auto e mi spostavo facilmente. Qui è diverso, viviamo in periferia e muoversi è difficile».



Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 15:23

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