Padova. Nuovo studentato al Portello, ci saranno 474 posti letto: fine lavori prevista per il 2025

In tempi brevi dovrebbero aprirsi anche i cantieri del nuovo studentato che troverà posto all'Ex Ifip, vicino al tempio della Pace, dove saranno realizzati altri 452 posti

Sabato 2 Settembre 2023 di Alberto Rodighiero
Il nuovo studentato

PADOVA - Al via la realizzazione del nuovo studentato in via Belzoni. Per far fronte alle richieste, si moltiplicano i nuovi studentati in città ed entro qualche anno saranno disponibili 3.500 nuovi posti letto suddivisi in 10 strutture. Negli ultimi anni il numero degli studenti universitari è aumentato di oltre il 20%. Come è noto questo incremento ha portato con sé il problema della mancanza di alloggi e si stima una carenza di 4.886 posti letto.

Al momento sono diversi i progetti in fase di avvio per la realizzazione di studentati privati.

I progetti

Sono iniziati proprio nelle scorse settimane, per esempio, i lavori per la realizzazione del nuovo studentato in via Belzoni: 13.914 metri quadri per 474 posti letto in stanze singole o doppie dotate di servizi, con ampi spazi comuni. La struttura avrà cucine in ogni stanza per dare maggiore indipendenza agli studenti, e in ogni piano saranno presenti ampi spazi comuni e addirittura uno skybar al 3° piano con una bella terrazza. I lavori si concluderanno nel marzo 2025, con l'obiettivo di utilizzare i posti nell'annualità 2025-2026. In tempi brevi dovrebbero aprirsi anche i cantieri del nuovo studentato che troverà posto all'Ex Ifip, vicino al tempio della Pace, dove saranno realizzati altri 452 posti. Oltre a questi di prossima realizzazione e a quello di via Delù (che conta 300 posti), già realizzato, ci sono altri 7 progetti in fase interlocutoria o di progettazione, per un totale di oltre 3.500 posti letto potenziali, tra cui uno che presto arriverà in consiglio comunale, in via Turazza.

Il tema casa

«Con l'aumentare costante degli studenti universitari, è necessario dare una risposta in termini di numeri di posti letto - ha spiegato l'assessore all'Edilizia privata Antonio Bressa - Abbiamo però delle linee guida molto chiare su come gestire queste nuove costruzioni: se da un lato lavoriamo per rigenerare spazi in disuso, dall'altro stiamo lavorando con l'Esu, per definire le modalità con cui vincolare, dove possibile, gli investitori a cedere una quota delle stanze a canone agevolato».
«Che a Padova manchino posti letto per gli ormai oltre 70.000 studenti è evidente. Nonostante sia diminuito anche il dato delle case e dei palazzi sfitti in questi anni, continuiamo a registrare situazioni di studenti magari internazionali costretti a vivere a 50 chilometri da Padova - ha aggiunto il titolare dell'Urbanistica Andrea Ragona - Se tutte le interlocuzioni su futuri studentati in corso dovessero andare in porto, comunque questi posti non basterebbero a colmare la mancanza evidenziata dal Ministero e servirebbero ancora più di mille posti».
«Il tema della casa è davvero cruciale nella nostra città come nelle città italiane ed europee - ha concluso l'assessora alle Politiche abitative Francesca Benciolini - Proprio per questa sua dimensione basilare e complessa, credo che il tema dell'abitare vada affrontato con visione anche favorendo un dialogo con tutti gli attori pubblici e privati che su Padova stanno lavorando o investendo». 

Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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