Appalti sospetti, assolti i fratelli Miola: «Il fatto non sussiste»

Sabato 2 Dicembre 2023 di Serena De Salvador
Stefano e Filippo Miola

SAONARA (PADOVA) - Il fatto non sussiste. È un'assoluzione piena quella pronunciata ieri mattina, 1 dicembre, dal giudice per le udienze preliminari Beatrice Bergamasco nei confronti dei fratelli Stefano e Filippo Miola. Erano accusati in concorso del reato di abuso d'ufficio continuato per una serie di affidamenti di appalti da parte del Comune di Saonara (attraverso Stefano Miola) alla società del fratello Filippo.
Secondo l'impianto accusatorio tra il 2015 e il 2021 il 58enne Stefano Miola, responsabile dell'Area affari generali e risorse del Comune di Saonara (e fino alla primavera di quest'anno anche assessore a Galzignano Terme), aveva assegnato all'azienda Array System Srl, di cui il fratello 56enne è legale rappresentante, 54 appalti per 100mila euro relativi a lavori e servizi in campo informatico.

Per il Gup del Tribunale di Padova però nulla di illecito c'è stato nell'operato dei Miola, che anzi è andato a beneficio dello stesso Comune di Saonara.

L'UDIENZA DECISIVA
La sentenza di assoluzione è stata pronunciata ieri mattina a Padova. In aula, come per tutte le udienze precedenti, era presente Filippo, assistito dagli avvocati Alberto Berardi e Michele Godina. Ha invece preferito non esserci Stefano, difeso dall'avvocato Stefano Malfatti. Per entrambi però il sollievo al termine di una durissima vicenda processuale, cominciata un anno e mezzo fa a fronte di alcuni esposti depositati in Procura, è stato grande. Il pubblico ministero Sergio Dini aveva chiesto una pena di un anno e quattro mesi ciascuno.
«È stata un'assoluzione piena, il mio cliente si è potuto finalmente liberare di un peso enorme, essendosi anche nel frattempo autosospeso dal ruolo di vicepresidente di Confindustria Vicenza ha spiegato l'avvocato Berardi a nome di Filippo Miola . Questa vicenda gli ha causato un danno d'immagine pesante, invece fortunatamente il giudice ha ora stabilito che l'operato suo e del fratello sono stati perfettamente corretti». Dello stesso avviso l'avvocato Malfatti, difensore del funzionario comunale Stefano Miola: «Ha agito con il solo scopo di assicurare al Comune di Saonara spese contenute grazie alle gare d'appalto più vantaggiose, senza nessun ingiusto vantaggio per sé o per il fratello, ma anzi nell'interesse dell'amministrazione». Stefano Miola occupa tutt'oggi lo stesso ruolo in municipio, dal quale non è mai stato interdetto. Nei suoi confronti, all'inizio delle indagini, era stato avviato anche un procedimento disciplinare, poi finito archiviato senza aver rilevato irregolarità.
 

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