PADOVA - Il tentativo di rivincita dei disoccupati e dei precari di mezza età, alla ricerca del mitico posto fisso. E pazienza se bisogna accantonare la laurea, soffocare le ambizioni, condensare le aspettative in un orizzonte da 1.100 euro al mese, almeno si ha la sicurezza di portarli a casa, quei denari. Questo hanno pensato i duemilacinquecento veneti iscrittisi al concorso bandito dall'Ulss 16 di Padova per un posto da operatore socio-sanitario, categoria B.
In pratica la figura professionale che sta un gradino sotto agli infermieri, non deputata all'assistenza vera e propria, ma a supporto dell'attività ospedaliera. Una valanga di gente si è presentata ieri mattina al palazzetto dello sport di Padova - la Kioene Arena -, sperando di centrare l'obiettivo: in millecinquecento si sono effettivamente presentati a sostenere il test di preselezione (molti cioè hanno gettato la spugna prima ancora di tentare, data la folla di aspiranti).
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