Teconologico e veloce: ecco il nuovo tram di Padova

Lunedì 27 Luglio 2020 di Nicoletta Cozza
Teconologico e veloce: ecco il nuovo tram di Padova
PADOVA - PADOVA Ecco il nuovo tram, che entro il 2023 collegherà la Stazione a Voltabarozzo passando per gli ospedali. Il progetto definitivo è pronto e contiene la versione aggiornata di quanto sarà poi tradotto sulla strada dai cantieri, salvo qualche piccolo dettaglio ancora da definire. Il Sir 3 è il “fratello” del Sir 1, simile, quindi al sistema già in servizio da Pontevigodarzere alla Guizza, ma con diverse migliorie. Non si tratta di un restyling, quanto piuttosto dell’introduzione di tecnologie più avanzate sia sui mezzi che al capolinea e alle fermate. Ieri mattina a Palazzo Moroni il sindaco Sergio Giordani, affiancato dal neo assessore alla Mobilità Andrea Ragona, al presidente di Aps Holding Giuseppe Farina e all’ad Riccardo Bentsik, lo ha presentato. Ma a entrare nei dettagli è stato l’ingegner Diego Galiazzo, direttore tecnico di Aps per la linea, che si è avvalso di alcuni rendering e di un suggestivo video che mostra come sarà il transito del serpentone blu lungo l’intera tratta. L’elaborato definitivo è stato realizzato dalla Italferr Spa (società del Gruppo Ferrovie dello Stato).
 
I PARTICOLARI
Galiazzo è partito dalle date e cioè dal 2004, quando c’era stata la stesura del preliminare, aggiornato nel 2018, per arrivare poi al definitivo attuale, al quale mancano alcune autorizzazioni di Soprintendenza, Genio e altri enti. L’appalto integrato, che implica l’affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere, è previsto l’anno prossimo, così come l’avvio dei cantieri che nel cronoprogramma è fissato entro la fine del 2021. Già questa mattina, però, in un certo senso partiranno i lavori per il Sir 3, visto che è stato programmato un intervento nei sottoservizi in via Tommaseo, funzionale appunto alla realizzazione della linea tranviaria che sarà lunga complessivamente 5,4 chilometri, percorribile in 18 minuti, e avrà 13 fermate, distanti 450 metri l’una dall’altra. In servizio ci saranno 7 convogli lunghi 25 metri, che correranno a una velocità commerciale di 18 chilometri orari e transiteranno con una frequenza di 10 minuti. «In pratica - ha osservato l’ingegnere - dal capolinea impiegherà 7 minuti per arrivare al Sant’Antonio, 10 per raggiunge l’Azienda ospedaliera e 13 per arrivare in centro. Dalla Stazione si immetterà su viale della Pace, che verrà modificato con una rotonda a fagiolo, lungo un “corridoio” esterno al rondò, dove passeranno anche Sir 2 e autobus. Nella Passeggiata Bianchini, invece, sfiorerà il Parco Iris, affiancando la pista ciclabile. Qui funzionerà a batteria per 800 metri nel tratto Forcellini-Cornaro e lo stesso è previsto nel percorso Gozzi-Morgagni». 
IL PONTE
A Voltabarozzo, per consentire il passaggio del metrobus, è prevista la costruzione di un secondo ponte sullo Scaricatore, che, come ha indicato la Soprintendenza, dovrà essere simile a quello esistente, che è parallelo: il nuovo, però, sarà più largo, perché in mezzo correranno i due convogli, all’andata e al ritorno, mentre ai lati saranno realizzate due piste ciclabili. Sempre a Voltabarozzo, ma al capolinea di via Piovese, sorgerà un’area multi funzione, con i parcheggi da 362 posti, la biglietteria, l’officina del tram, un deposito, dove al termine del servizio verranno stoccati i veicoli, e anche un’oasi verde.
LE CUROSITA’
La tecnologia caratterizzerà tutte le nuove fermate che saranno dotate di wi fi, porte usb, pannelli solari e display a messaggio variabile. Tra i dati su cui si è soffermato poi l’ingegner Galiazzo c’è la riduzione dei flussi di traffico e dalle simulazioni risulta che avrà un calo del 35-40%, con il conseguente abbassamento pure dell’inquinamento: in questo momento nelle fasce di punta in via Piovese transitano 1.600 veicoli l’ora. Nel medesimo nodo ora convergono pure 5 corriere extraurbane e 2 urbane, mentre quando arriverà il Sir 3 questi mezzi si fermeranno al capolinea, dove scenderanno i passeggeri che poi saliranno sul metrobus, che sarà l’unico mezzo pubblico a portare i viaggiatori in centro. 
I CANTIERI
Infine la cantierizzazione. Nel progetto definitivo sono previsti 11 macro cantieri, 28 sotto cantieri, due postazioni fisse per i lavori più lunghi, che sono quelli inerenti la costruzione del ponte sopra lo Scaricatore e la realizzazione del capolinea di Voltabarozzo. Alla fine del 2021 si inizierà contemporaneamente da questi ultimi siti e dalla Stazione. L’intera fase progettuale e anche quella successiva, per esempio per quanto riguarda le manutenzioni, sarà monitorata costantemente grazie al Bim, Building Information Modeling, un metodo che mette in rete costantemente tutti i dati e che per la prima volta viene usato per una linea tranviaria.
Nicoletta Cozza
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Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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