CADONEGHE - «Mi ha minacciato, mi ha detto che mi avrebbe messo le mani addosso. Poi non contenta mi ha seguito con la sua auto fino all'area verde di via Gramsci dove mi sono portato per una festina dei bambini a cielo aperto in occasione di Halloween». A parlare è il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro che ieri a partire dalle 17.30 ha vissuto un paio d'ore di tensione. «Stavo ultimando le ultime cose in ufficio.
«Ha detto che mi avrebbe scapacto la faccia»
La situazione si è subito scaldata. La sconosciuta, che pare abbia l'ultima residenza a Campodarsego ha cominciato ad incalzare il primo cittadino: «Mi è venuta vicino - ha raccontato Schiesaro - e puntandomi il dito mi ha detto che vuole una casa e la residenza. L'ho subito bloccata dicendole che per parlare con il sindaco bisognava per regola chiedere un appuntamento in segreteria. Questa mia affermazione l'ha resa nervosa. Mi ha replicato che lei non chiede appuntamento a nessuno e che mi avrebbe spaccato la faccia. Sono riuscito a chiamare il comandante della Polizia locale e qualche minuto dopo gli agenti sono arrivati in municipio e sono riusciti a farla uscire dallo stabile».
Poi lo ha seguito a una festa
Tutto finito? Nemmeno per sogno. «Pensavo che la donna si fosse calmata e si fosse trattato di un momento di tensione isolato. Ho chiuso l'ufficio e sono andato alla festina di Halloween dei bambini in via Gramsci. Appena sono arrivato mi sono accorto che quella donna che mi ha aggredito verbalmente in municipio era alle mie spalle. Evidentemente mi ha seguito. Non ho potuto far altro che avvisare i carabinieri di questa spiacevole situazione. La pattuglia è subito arrivata e hanno portato via questa signora».
«La denuncerò per minacce. Ho appreso che si tratta di una persona già nota alle forze dell'ordine e come Comune abbiamo un regolamento che impedisce alle persone con pregiudizi di polizia di accedere alle graduatorie per avere una casa. Ovviamente sarò inflessibile su questo dettaglio». Adesso il sindaco è scosso: «Non ho paura, ma è stato un episodio spiacevole. Vorrei capire il perchè la signora si sia mossa con tale arroganza. Io parlo con tutti e non ho mai chiuso la porta in faccia a nessuno, ma ieri pomeriggio si è superato il limite e di fronte alle minacce io uso gli strumenti che ho a disposizione». La vicenda è tutt'altro che chiusa. Spetterà alle forze dell'ordine mantenere la situazione sui binari del dialogo, senza eccessi e rischi per l'incolumità del primo cittadino.