Maltempo: la conta dei danni a Vigodarzere ammonta a 20 milioni

Giovedì 10 Agosto 2023 di Elisa Fais
Maltempo: la conta dei danni a Vigodarzere ammonta a 20 milioni

VIGODARZERE (PADOVA) - Sono oltre 20 milioni di euro i danni per il maltempo nel territorio comunale di Vigodarzere. E mentre sta catalogando tutte le richieste risarcitorie, il sindaco Zordan lancia un appello al Governo affinché siano stanziati i necessari ristori economici. Quello che si è trovato sulla scrivania il primo cittadino è un faldone di 30 centimetri tra fogli, documenti e fatture: sono i moduli con la conta minuziosa dei danni che cittadini e imprese hanno presentato in municipio. Danni che ammontano a venti milioni di euro e che si riferiscono al maltempo con grandine e vento forte che si è abbattuto sul territorio di Vigodarzere tra il 19 e il 25 luglio scorso.

Ed è molto probabile che si tratti di cifre in difetto. Si va dai 70 euro per sistemare una finestra ai 700mila euro di una delle aziende che hanno sede nel territorio, colpita sia nella struttura del capannone che nei costosi macchinari di lavorazione. 


LA RICOGNIZIONE
Nei giorni successivi alla tempesta, i cittadini hanno cercato pian piano di rientrare nella normalità e di fare una ricognizione accurata di tutti i danni alle loro proprietà causati dalla grandine e dal forte vento, che ha flagellato per quasi una settimana il territorio comunale, per poi procedere con la compilazione dei moduli messi a disposizione del Comune. Era stata fissata come scadenza la data del primo di agosto per essere in grado di consegnare la relazione alla Regione Veneto entro il giorno 3: la Regione, dopo quella data, aveva infatti in programma di trasmettere tutto alla Presidenza del Consiglio dei ministri per richiedere lo stato di calamità nazionale e lo stanziamento di eventuali ristori economici. «È stato un autentico disastro – commenta il sindaco Adolfo Zordan, mostrando la pila di segnalazioni giunte in municipio – perché grandine, pioggia e vento non hanno risparmiato nessuno. Siamo intervenuti nell’emergenza, ma restano i danni da pagare per sistemare le strutture del Comune, che non sono state risparmiate come quelle delle aziende e dei numerosi privati. Abbiamo chiesto uno sforzo ai nostri concittadini nella compilazione del modulo di ricognizione, per avere contezza dei danni e dimostrare come su Vigodarzere si sia abbattuta una vera e propria calamità. Ci appelliamo quindi al Governo, affinché dichiari lo stato di emergenza nazionale e stanzi delle risorse economiche che possano almeno in parte risarcire le spese affrontante dai nostri concittadini e dalle nostre attività, messe duramente alla prova». 


LA SITUAZIONE
I dati saranno sicuramente approssimativi e anche in difetto, ma fotografano una realtà davvero difficile vissuta dai cittadini di Vigodarzere. Sono 1.417 le segnalazioni giunte in Comune da privati cittadini, che complessivamente hanno dichiarato danni per 14.051.453,11 euro a coperture, cappotti esterni delle abitazioni, pannelli fotovoltaici, finestre, arredi da giardino, pompeiane e tende da sole, autoveicoli. Le attività economiche che hanno segnalato i danni, invece, sono state nel complesso 81 aziende agricole, commerciali e produttive: i danni subiti a raccolti, macchinari, veicoli e capannoni ammontano a 5.027.113,2 euro.  
Anche le quattro parrocchie del territorio, Vigodarzere, Terraglione, Tavo e Saletto, hanno subito ingenti danni alle strutture per 170.00 euro; l’associazione Anteas e la Croce Rossa Italiana contano danni per 85.000 euro ai mezzi di trasporto e soccorso, oltre che alla sede. «Non si è salvato nemmeno il patrimonio comunale – aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici, Patrimonio e Protezione civile, Moreno Boschello –. Abbiamo subito danni ai tetti e agli infissi delle scuole e degli impianti sportivi, lampioni e segnali stradali, oltre alla caduta di diverse alberature per un valore provvisorio di 500mila euro. Sono in corso in questi giorni interventi di urgenza, così da garantire l’apertura in sicurezza del nido e nelle scuole in tempo per l’avvio dell’anno scolastico ormai prossimo».
 

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