Abano. Ladri di rame al cimitero, danneggiate due cappelle funerarie

Il metallo era sul tetto delle strutture: i ladri si sono arrampicati con la scala e lo hanno portato via

Martedì 20 Giugno 2023 di Eugenio Garzotto
Furto al cimitero di Abano

ABANO (PADOVA) - Ladri a caccia di rame nel cimitero di Abano. I malviventi hanno preso di mira una cappella privata nell'area centrale del camposanto di via Tito Livio. Risultano danneggiate anche altre due strutture funerarie vicine. Sono state asportate le coperture e in un caso alcuni pezzi del cornicione sono piombati al suolo. Un'operazione messa a segno in piena notte da professionisti che per salire sul tetto si sarebbero serviti di una delle scale "a castello" solitamente utilizzate per raggiungere i loculi delle file superiori. Perlomeno, questa è la dinamica giudicata più probabile dalla famiglia che ha presentato denuncia ai carabinieri della stazione aponense.

Un convincimento che è via via maturato a causa proprio della singolare posizione in cui la scala è stata rinvenuta.

Il furto di rame

«Tutta questa faccenda inizia con un episodio davvero strano che in un primo momento non ci ha fatto sospettare nulla, ma che poi ci ha persuaso che i ladri abbiano agito proprio in quel modo - racconta infatti B.L., una delle proprietarie della chiesetta -. Il mese scorso, un nostro parente che si era recato in cimitero, si era sentito chiedere da uno dei custodi come mai non avesse rimesso al suo posto la scala che era stata trovata invece vicino alla cappella. Lui era caduto dalle nuvole: perché qualcuno di noi avrebbe dovuto usarla per salire sul tetto? Quando è tornato a casa, ci ha chiesto se ne sapessimo qualcosa. Ovviamente, gli abbiamo risposto di no. Oltretutto, non abbiamo dato neppure molto peso alla cosa, pensando a una qualche dimenticanza del personale che cura le aree verdi e gli arredi». Alcuni giorni dopo, però, la donna era tornata assieme al marito per verificare alcune infiltrazioni d'acqua a seguito di un forte temporale. «È stato allora che ci siamo accorti che il rame era stato rubato; sul tetto non ce n'era più traccia - continua - Questo per noi spiega la presenza della scala dove non doveva essere; evidentemente, i ladri se ne sono serviti per mettere a segno il colpo e che poi sono scappati abbandonandola sul posto».

La denuncia

Un rapido controllo delle cappelle nelle immediate vicinanze e la scoperta che i malviventi ne avevano prese di mira altre due, danneggiando il cornicione di uno degli edifici. «Non sappiamo con esattezza a quando risalga il furto - prosegue - ma dovrebbe essere avvenuto fra i primi di maggio e il 26 dello stesso mese, quando siamo andati a verificare le infiltrazioni. Abbiamo già provveduto a sistemare il danno sostituendo la grondaia e ripristinando il cartone catramato, per una spesa di circa 600 euro. Non abbiamo voluto rimpiazzare tutto il rame che è stato asportato - precisa B.L. -. Sappiamo che quel metallo fa gola a molti e non vorremmo proprio che qualcuno tornasse a rubarcelo. Ma lasciare tutto com'era alla fine avrebbe comportato un deterioramento anche maggiore. Ci siamo subito recati dai carabinieri. Ci risulta inoltre che i custodi del cimitero abbiano informato gli uffici comunali di quanto era accaduto. Ciò non toglie - conclude - che del furto siamo venuti a conoscenza per puro caso». Il rame è un materiale sempre più appetito dal mercato clandestino. Obiettivi privilegiati delle bande specializzate in questo particolare tipo di razzìa sono generalmente i capannoni industriali oppure altre strutture dismesse. In passato, i malviventi avevano a più riprese "ripulito" le auto parcheggiate di fronte al camposanto, soprattutto il mercoledì, giorno di mercato in cui il piazzale è particolarmente affollato dalle vetture di chi si reca nella vicina piazza a ridosso del municipio per i propri acquisti. Ma è la prima volta che un furto simile viene messo a segno all'interno del cimitero. 

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