Funghi raccolti da un’aiuola vicino a casa e cucinati: marito e moglie avvelenati, lui è grave. Erano Amanite

Venerdì 28 Ottobre 2022 di Luca Marin
Il controllo dei funghi raccolti è indispensabile - Foto di Alexander Kliem da Pixabay
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CAMPOSAMPIERO (PADOVA) - Marito e moglie che abitano in un comune del Camposampierese hanno mangiato funghi raccolti in un’aiuola nelle vicinanze della loro abitazione e qualche ora dopo hanno dovuto recarsi d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Camposampiero.

Funghi velenosi, dopo quanto tempo iniziano i sintomi

L’uomo è in condizioni gravi. I due, convinti di poterli consumare, dopo 13 ore dall’ingestione hanno cominciato ad accusare forti disturbi gastrointerinali, tali da rendere necessario il ricorso ai sanitari. Dalla perizia effettuata dai micologi del Servizio Igiene Alimenti e della Nutrizione (Sian) del distretto dell’Alta Padovana del’Ulss 6 Euganea è emerso che si trattava di un tipo di fungo dei più letali, ovvero l’Amanita Phalloides (amanita falloide), che può essere scambiato erroneamente, da chi non è esperto, con altri funghi commestibili.

Amanita, profumo e sapore


La coppia aveva deciso di cucinare un’intera pentola di amanita, il fungo non a caso chiamato “angelo della morte” in quanto contiene una tossina mortale. I coniugi hanno raccontato che durante la cottura la loro cucina era profumatissima ma che, al momento della consumazione, il gusto era strano rispetto agli altri funghi che solitamente mangiavano. La moglie deve averne mangiato meno rispetto al marito in quanto le sue condizioni sono decisamente migliori. L’uomo invece è stato trasferito nel reparto dei trapianti epatici in attesa di verificare se sia necessaria l’asportazione chirurgica del fegato.


Raccolta dei funghi, sempre consultare un esperto


Per la direttrice del Servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, Stefania Tessari, la raccolta di funghi deve essere sempre accompagnata ad un controllo da parte di esperti. «Fortunatamente la stagione sta finendo - afferma la dottoressa - Fino a qualche giorno fa, per settimane, venivamo chiamati dal pronto soccorso almeno una volta nel corso della notte.

Sembra incredibile ma le persone raccolgono i funghi e li mangiano senza farsi alcun scrupolo: la coppia in questione si è cucinata una pentola intera di Amanita Falloide, ma sono in tanti, soprattutto stranieri, a fidarsi di consumare funghi raccolti nei giardini della propria casa o lungo gli argini dei fiumi». Per il direttore il consiglio è sempre quello di andare cauti e di informarsi.

Come cucinare i funghi, cosa bisogna sapere

«A parte l’amanita ci sono altri funghi come i chiodini che si possono confondere con altre specie velenose che possono essere tossiche - sottolinea Tessari - Il nostro consiglio è quello di rivolgersi sempre e comunque agli esperti: il micologo non informa solo se il fungo si può mangiare o meno, fornisce dei consigli anche per la cottura. Alcuni funghi commestibili se cucinati non adeguatamente possono risultare poco digeribili e provocare mal di pancia e vomito. La cottura deve essere di almeno 20 minuti in acqua bollente: soprattutto il gambo è delicato e necessità del tempo idoneo per mangiarlo se non vogliamo avere nessun tipo di problema gastrointerinale. Noi siamo qui apposta per consigliare e, talvolta, salvare la vita alle persone».


Servizio di micologia, numero di telefono


Il Servizio di micologia è disponibile gratuitamente al mercato agroalimentare di Padova dalle 8.30 alle 10 di ogni lunedì, mercoledì e venerdì e al secondo piano del Sian al centro De Rossignoli a Camposampiero dalle 8 alle 9 dal lunedì al venerdì (telefono 049.9822047).

 

Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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