Funghi velenosi: come riconoscerli. Amanita falloide e caesarea: una mortale, l'altra è "il cibo degli Dei". E poi c'è l'Ovolo malefico

Sabato 29 Ottobre 2022
Amanita caesarea Foto di Mabel Amber da Pixabay

Funghi velenosi, come distinguere l'Amanita falloide (velenosissima e mortale) dall'Amanita cæsarea, non velenosa e squisita.

Molto spesso i cercatori inesperti confondono le due, correndo rischi altissimi per la salute.

Amanita falloide, come riconoscerla

Il nome tecnico è Amanita phalloides, ma questo fungo è molto conosciuto anche come Amanita falloide o Tignosa verdognola. Si tratta del fungo più velenoso che esista in natura, la sua tossicità è elevatissima e il suo polimorfismo la rende simile a molte altre specie, quindi facilmente confondivile con altri sporofori commestibili. Questo fungo è talmente pericoloso che, nel caso in cui si sia così fortunati da sopravvivere dopo averlo mangiato, le conseguenze sono comunque gravissime: in molti casi i pazienti curati sono costretti all'emodialisi a vita o al trapianto di fegato. Non solo, i sintomi da avvelenamento da questo fungo possono essere avvertiti anche 8 ore dopo averlo ingerito

Amanita cæsarea, come riconoscerla

Il fungo che molti cercano e che potrebbe essere confuso con la Amanita falloide è proprio lì'Amanita cæsarea, conosciuta anche come ovolo buono oppure ovolo reale (pensate un po', i Romani lo chiamavano "Cibo degli Dei"). Si tratta di un fungo assolutamente commestibile, anche crudo. L'ovolo è bianco  - ed è in questo stadio che si consiglia di non raccoglierlo perché può essere confuso con specie mortali - ma negli esemplari adulti il colore del cappello è rosso arancio, il bordo è striato più chiaro. Le lamelle sono gialle, dello stesso colore anche il gambo che presenta una volva arrotondata bianca. 

Amanita muscaria, come riconoscerla

Amanita muscaria, conosciuta anche come l'ovolo malefico oppure ovolaccio, è un fungo molto velenoso ma per fortuna altrettanto riconoscibile. Il classico cappello rosso con verruche bianche o gialle, inconfondibile da adulto ma, badate bene, allo stadio di ovulo può essere scambiato per un porcino. Questo fungo è tossico e allucinogeno. 


Sintomi di avvelenamento da funghi

Vomito, diarrea, dolore addominale, cefalea, dolori diffusi, i sintomi da avvelenamento da funghi possono essere precoci -  entro 2 ore dall'ingestione - oppure tardivi - dopo le 6 ore dall'ingestione. Alcuni funghi possono causare allucinazione, euforia e aumento del battito cardiaco e innalzamento della pressione arteriosa. Nel caso di avvelenamento da Amanita falloide e altri funghi velenosi della famiglia Amanita, Gyromitra e Cortinarius, vomito e diarrea compaiono tra le 6 e le 12 ore, sono quindi sintomi tardivi. Si riscontra poi ipoglicemia. Nei pazienti si sviluppa una insufficienza epatica (che si manifesta con l'ittero) e in alcuni casi anche renale (che si manifesta con la riduzione della minzione).

Ultimo aggiornamento: 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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