Fucilate contro il cimitero, ma era "solo" una esercitazione

Venerdì 23 Aprile 2021 di Michelangelo Cecchetto
Cimitero di Piazzola Sul Brenta

PIAZZOLA SUL BRENTA - Esercitazioni di tiro a fianco del cimitero di Piazzola sul Brenta. Un uomo che imbracciava un fucile è stato avvistato nel tardo pomeriggio di mercoledì vicino al camposanto. L'immediato intervento dei carabinieri piazzolesi ha chiarito in breve tempo che cosa stava succedendo. Un ventinovenne, D.J., residente nella cittadina, di origini albanesi, sfruttando l'area verde di rispetto del cimitero, ha pensato bene di sparare tranquillamente con la sua carabina. Per diletto. 
Solo in un secondo momento, e a farlo sono stati appunto direttamente i carabinieri, è stato accertato che l'arma non è quello che a prima vista può sembrare. È una carabina ad aria compressa calibro 4,5 millimetri, con potenza inferiore ai 7,5 joule (unità di misura dell'energia liberata).

Un'arma che può essere venduta liberamente alle persone maggiorenni ed essere utilizzata dalle stesse. Ovviamente in tempi e modi tali da non arrecare rischio e pericolo per gli altri. E in questo rientra anche il fatto di sparare in uno spazio, per quanto tra il verde, sempre inserito in un contesto urbano con quanto questo comporta.


LANCIO DEL FUCILE

Che quel che faceva non fosse del tutto opportuno lo stesso ventinovenne evidentemente lo sapeva, tant'è che alla vista dell'auto dei carabinieri ha pensato bene di disfarsi dell'arma, lanciandola all'interno del cimitero. I carabinieri però avevano visto tutta la scena. L'uomo che imbracciava il fucile e che sparava rivolto verso la campagna e poi la carabina gettata oltre il muro perimetrale del camposanto. 
I militari hanno recuperato l'arma, constatando che era una carabina ad aria compressa. Hanno effettuato la perquisizione personale dell'uomo trovandolo in possesso di una confezione di piombini in metallo, le cartucce della carabina, dello stesso calibro ovviamente. Il ventinovenne è stato denunciato a piede libero per porto abusivo d'arma. Carabina e munizioni sono state sequestrate. Severe le disposizioni legislative in materia: secondo il codice penale, l'uomo rischia l'arresto da 18 mesi a 3 anni perché, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, ha portato un'arma per cui non è ammessa alcuna licenza di porto. La normativa sulle armi non transige. 

SENZA PORTO D'ARMI

Certamente D.J. desiderava provare a sparare qualche colpo con la carabina che si può acquistare senza necessità di avere il porto d'armi. Ha scelto una zona che ha considerato sicura. Non però isolata o nascosta. Un comportamento vietato e sanzionato. Se ad accorgersi non fossero stati i carabinieri di pattuglia, ma fosse giunta una chiamata da parte di qualcuno impaurito per la situazione, l'uomo avrebbe potuto rischiare di dover rispondere anche di procurato allarme.
 

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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