Padova. Un fiocco rosso in cimitero per «Giulia Cecchettin e le donne uccise». Lungo il Piovego c'è chi si ferma a leggere il papiro

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Cesare Arcolini
Padova. Un fiocco rosso in cimitero per «Giulia Cecchettin e le donne uccise». Lungo il Piovego c'è chi si ferma a leggere il papiro

PADOVA - Il fiocco rosso, appeso all'ingresso del cimitero di Saonara in memoria di "Giulia Cecchettin e di tutte le donne uccise", è il simbolo di una comunità che reagisce e si unisce nella lotta ai femminicidi e nella commemorazione della 22enne. E anche il papiro, appeso a un albero lungo il Piovego, testimonia l'affetto per la ragazza di amici e padovani, che continuano a onorare Giulia diventata simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.

GLI ULTIMI GIORNI

La consegna postuma della laurea a Giulia aggiunge una commozione ulteriore, risvegliando coscienze e posizionando la lotta contro la violenza di genere al centro delle priorità, non solo a livello giudiziario ma anche nel tessuto sociale cittadino. Le denunce da parte delle donne in difficoltà aumentano, portando a un incremento degli interventi delle forze dell'ordine. Questo tragico evento è diventato, così, un punto di svolta nella prevenzione e nella lotta contro ogni forma di violenza. L'omicidio di Giulia Cecchettin ha rappresentato uno di quei momenti che rimarranno indelebili nella storia del comune di Saonara e più in generale per tutta la vita sociale padovana. Un esempio su tutti è dato dal fatto che di fronte al papiro di laurea che venerdì gli amici della vittima hanno posto sul Piovego e al cimitero di Saonara dove la ragazza è sepolta, è costante il viavai di persone che si fermano per leggere, pregare e ricordare la ragazza che ha pagato con la vita il desiderio di aiutare un l'ex fidanzato che diceva di amarla e di non riuscire a vivere senza di lei.

IL PAESE

Proprio a Saonara dove Giulia ha vissuto buona parte della sua esistenza, prima di trasferirsi a Vigonovo, l'amministrazione comunale è rimasta molto toccata dalla storia e fin da subito ha fatto capire che non lascerà che il sacrificio di questa ragazza rimanga vano. L'afflusso di persone al cimitero dove riposa Giulia e la mamma mancata un paio d'anni fa, non è mai invadente. Nessun "turismo macabro" come purtroppo è capitato altrove. Chi si ferma davanti alla tomba lo fa per pregare e riflettere, con la consapevolezza che una ragazza sulla rampa di lancio per diventare una donna con un futuro luminoso è stata straziata dalla mano killer di chi giurava di amarla. Al conferimento della laurea consegnata ai familiari di Giulia ha presenziato anche il sindaco Michela Lazzaro. «E' stato un momento toccante, attraverso le parole della sorella Elena e della rettrice abbiamo onorato l'obiettivo raggiunto da Giulia, ma che non ha potuto ritirare per i tragici fatti dell'11 novembre scorso.

Questi momenti devono essere per tutti noi occasione di riflessione profonda per promuovere ogni giorno la cultura del rispetto reciproco e impegnarci ad eliminare la piaga sociale della violenza contro le donne in ogni sua forma».

A conferma che il nome di Giulia Cecchettin rimarrà indelebile nella storia di Saonara, l'assessore alla Cultura Nicole Maritan ha aggiunto: «Si continua a ricordare Giulia in ogni manifestazione, ad ogni evento locale si vive un momento di riflessione e viene allestita una sedia rossa vuota come rappresentazione dell'assenza delle vittime di violenza di genere. Prestiamo attenzione a queste tematiche non solo durante le ricorrenze ma in ogni giorno, per diffondere e promuovere con insistenza un'educazione civile che impedisca il ripetersi di atti così orribili». L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Michela Lazzaro intitolerà la nuova palestra di Saonara a Giulia, disegnando sulla parete esterna un suo ritratto. L'iniziativa sarà realizzata in collaborazione con i ragazzi dell'istituto comprensivo e la scuola di arte di Ferrara alla quale Giulia si era iscritta per esaudire il sogno di diventare illustratrice di libri per bambini. 

Ultimo aggiornamento: 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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