PADOVA - Giulia Cecchettin stringe un orsacchiotto di peluche. È quasi più grande di lei. Sorride nella caricatura del papiro di laurea, una tradizione per ogni laureato padovano. Il cartellone con il cruciverba è appeso a un albero lungo il Piovego, a terra dei fiori bianchi e rossi. Quel papiro Giulia non ha potuto leggerlo. Non ha potuto compilare il cruciverba, venire schernita dagli amici, festeggiare la sua laurea in Ingegneria biomedica: è stata uccisa giusto pochi giorni prima.
Ma quel cartellone è comparso comunque, subito dopo la cerimonia a Palazzo Bo di ieri, 2 febbraio.
Un'aula studio intitolata a Giulia Cecchettin
Nemmeno l'Università di Padova vuole dimenticarla, anzi, vuole fare in modo che si ricordi sempre che la violenza deve trovare spazio. Per questo ieri Gaudenzio Meneghesso, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, ha annunciato che un'aula studio sarà intitolata alla 22enne di Vigonovo: «Meritava di poter vivere appieno la vita a modo suo».
L'Ordine degli Ingegneri
Un altro gesto per mantenere viva la memoria di Giulia Cecchettin viene dall'Ordine degli Ingegneri: il Consiglio nazionale «si sta adoperando, affinché sia consentito a Giulia di essere iscritta ad honorem all'Albo della categoria». Ad annunciarlo è stato il presidente Angelo Domenico Perrini. «Di recente - ha detto la consigliera Ippolita Chiarolini - abbiamo deciso di istituire un premio speciale intitolato a Giulia a beneficio delle migliori laureate in Ingegneria, nell'ambito del nostro progetto "Ingenio al femminile". Con iniziative come questa vogliamo contribuire a far sì che la tragedia che ha colpito Giulia non sia dimenticata, ma che rappresenti, invece, un punto di svolta».
Il pranzo nel locale scelto per la festa
Subito dopo la cerimonia di ieri la famiglia Cecchettin ha deciso di pranzare alla Gourmetteria, il locale del centro di Padova che Giulia aveva scelto per il suo grande giorno. Il 10 novembre, il giorno prima di essere uccisa, si era presentata dal titolare per concordare il menù. Ad accompagnarla c'era l'ex fidanzato Filippo Turetta. Oggi lui è rinchiuso in cella e lei non c'è più. Al posto di una corona d'alloro in testa resta solo un fiocco rosso sulla porta d'ingresso.