Capelli bianchi e codino, Freddy torna in tribunale per le armi: «Processatemi»

Sabato 23 Novembre 2019 di Marco Aldighieri
Freddy Sorgato in tribunale (Foto Nuove Tecniche)
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PADOVA Un anno dopo i fratelli Sorgato si sono rivisti in un’aula di Tribunale. L’ultima volta Freddy e Debora si erano incontrati il 9 ottobre dell’anno scorso, giorno del compleanno dell’autotrasportatore di Noventa Padovana, in occasione della sentenza della Corte d’Appello (confermate le condanne di entrambi a 30 anni). E ieri, molto provati dalla vita carceraria, hanno incrociato gli sguardi davanti al gup Elena Lazzarin incriminati per il possesso di due pistole e di altre armi. Un saluto con la mano, un paio di sorrisi e la commozione. Non una parola e non un abbraccio, sempre divisi dai poliziotti della penitenziaria.
 
Freddy, oggi 50enne dai capelli lunghi e bianchi raccolti in un codino, è rimasto quasi un’ora in più della sorella 48enne in Tribunale. La prossima udienza è stata fissata per il 20 dicembre: lei ha chiesto di potere patteggiare un anno, lui invece vuole dimostrare la sua innocenza. E del resto, dalla sua cella della casa di reclusione Due Palazzi, il ballerino ha sempre sostenuto, scrivendo diverse lettere anche al Gazzettino, come Isabella Noventa non sia stata uccisa, ma sia sparita per sua volontà perchè oberata dai debiti.
L’INCONTRO 
I fratelli Sorgato sono entrati nell’aula riservata alle udienze preliminari, al piano ammezzato del palazzo di Giustizia, qualche minuto prima di mezzogiorno. Scortati dalle guardie carcerarie, Freddy è giunto dal Due Palazzi, mentre Debora dal penitenziario femminile di Montorio Veronese. Ad aspettarli il loro avvocato Cristiano Pippa del foro di Verona. Entrambi, dopo la sentenza di secondo grado, hanno cambiato i loro legali padovani. L’autotrasportatore, capelli lunghi e bianchi raccolti in un codino, indossava un paio di jeans, una camicia e un maglioncino. La donna delle pulizie, più schiva, si è da subito coperta il volto con la lunga chioma di capelli rosso rame. Entrambi ingrassati e provati dalla vita dietro alle sbarre, si sono salutati, si sono sorrisi e commossi. Debora ha chiesto di potere patteggiare la sua pena a un anno, ed è stata la prima a lasciare il Tribunale. Freddy invece vuole dimostrare la sua innocenza, ed è pronto ad affrontare il processo. Prima di ritornare in cella, l’autotrasportatore, sbarbato di tutto punto, ha avuto un fitto colloquio con il suo avvocato. I due fratelli si rivedranno, di nuovo in aula, tra meno di un mese.
LE ARMI
La sera del 7 marzo del 2016 Giuseppe Verde, ex maresciallo dei carabinieri ed ex compagno di Debora, ha fatto ritrovare agli uomini della Squadra mobile 124 mila euro (consegnati come risarcimento danni a Ofelia Rampazzo madre di Isabella) e due pistole. L’ex militare abitava nella stessa palazzina della sorella di Freddy, al numero 200 di via Vigonovese in zona Camin. Spesso la donna delle pulizie andava a dormire dall’ex militare e utilizzava una parte dell’armadio della camera da letto. L’ex carabiniere, quel giorno, ha informato i suoi superiori di avere scovato uno scatolone non suo all’interno però del suo armadio. È così scattata una perquisizione nella sua abitazione. L’ex militare ha condotto gli investigatori direttamente ad un armadio della stanza da letto. Sotto a un piumone c’era uno scatolone. All’interno è stata trovata una busta con diecimila euro in contanti. Poi è spuntato fuori un sacco trasparente, di quelli solitamente utilizzati per il conferimento delle immondizie. Dentro c’erano altre mazzette di denaro per un totale di 114 mila euro. Dietro al piumone era stata invece occultata una scatola di cartone. C’erano nascoste due pistole vecchie, ma perfettamente efficienti: un’Astra di fabbricazione spagnola 9x21 e una Beretta calibro 7.65 con relative munizioni. E poi quando i poliziotti nei giorni 21 e 23 febbraio 2016 sono entrati nella villetta di via Sabbioni 11 (venduta all’asta), hanno sequestrato tre pistole e un fucile da caccia con relativo munizionamento. Armi di cui Freddy ha dimenticato di denunciarne la detenzione. Tra queste c’erano anche un coltello a scatto, un tirapugni e uno storditore elettrico. 
 

Ultimo aggiornamento: 14:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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