Omicidio Cecchettin. L'avvocato Giovanni Caruso è il nuovo difensore di Filippo Turetta, affiancherà Compagno: polemiche per i suoi post

Frasi finite nel mirino come quelle contro l'aborto o su ragazzine vestite «da p…» per aver indossato «una minigonna ascellare»

Giovedì 23 Novembre 2023 di Redazione Web
Da sito sistemapenale.it

PADOVA - L'avvocato Giovanni Caruso, del foro di Padova, ordinario di Diritto Penale all'Università degli Studi di Padova, è il nuovo difensore di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia, accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. Caruso affiancherà nel collegio difensivo il primo legale, l'avvocato Emanuele Compagno di Dolo. 

Chi è Giovanni Caruso

Nato a Conselve, classe '69, Caruso dopo la laurea in Giurisprudenza con lode è diventato professore di Diritto penale al Bo. Dal 1999 esercita la professione di avvocato e nel corso della sua carriera ha pubblicato diversi articoli su riviste di settore oltre a due monografie inserite nella collana del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Padova.

Dal 2001 tiene lezioni al corso di formazione dell'Ordine degli avvocati di Padova per il conseguimento dell'attestazione di idoneità alle difese d'ufficio ed è anche docente alla Scuola di formazione dell'avvocato penalista dell'Unione delle Camere penali del Veneto.

Le polemiche su Compagno

La nomina di Caruso arriva dopo l'insorgere di polemiche da parte dell'opinione pubblica nei confronti di Emanuele Compagno. Le dichiarazioni iniziali come «Filippo amava Giulia, le faceva i biscotti» hanno suscitato non poco rumore sui social e l'avvocato è stato contestato su diverse piattaforme. Dopo di che si è andati a scandagliare il passato e la carriera del legale. É emerso un canale YouTube dove Compagno parla di violenza di genere, dei profili social dove fa un po' di confusione con commenti come «L'alcol è una scusante per la donna, mentre non lo è per l'uomo. Una totale deresponsabilizzazione della donna, come fosse un oggetto incapace di auto-determinarsi». L'avvocato è finito nel mirino anche della giornalista Selvaggia Lucarelli che sui social riprende un suo vecchio video commentando: «L'avvocato di Filippo Turetta (che a questo punto è un argomento a sé) sul suo canale YouTube spiega che purtroppo il rapporto sessuale è una ubriacatura, un momento di irrazionalità difficile da controllare sia per la vittima che per l'eventuale accusato di stupro. In assenza di segnali chiari, è difficile se non impossibile riuscire a cogliere la revoca del consenso da parte di una ragazza che si è messa in una certa situazione, dice lui».

«Nella giornata contro la violenza alle donne è giusto ricordare che le vittime sono da entrambe le parti», scrive ancora su Facebook nel 2020, per commentare un articolo sull'«Allarme maschicidi». E ancora nel 2015 ad Halloween definiva «da p…» l'abbigliamento di alcune ragazzine accusate dal legale di indossare «una minigonna ascellare». «Non ho detto che lo sono, ma che erano vestite come», si difendeva a suo modo l'avvocato nei commenti. Non passa, poi, inosservato nemmeno il video sullo stalking e sulle violenze sessuali, pubblicato anche su Youtube. «Le false accuse di molestie. Un fenomeno che sta crescendo», scriveva nel post su Facebook. «Siamo arrivati a dei livelli di psicosi che addirittura pulire casa diventa 'relazione tossica'», scriveva ancora nel 2021 in un altro post. «Questa psicosi che ci vuole stalker se corteggiamo una persona, vittime a ogni costo se una persona ci fa un complimento che deve essere vissuto come molestia in ogni caso», rincarava riferendosi a un episodio della relazione tossica vissuta e raccontata da Selvaggia Lucarelli. E tra una foto con il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, compaiono anche i diversi post omofobi, da quelli contro la legge Zan - che «come l'inquisizione sequestra la libertà di parola e strumentalizza anche i ragazzi, da indottrinare come cavie, a cui raccontare che la sessualità dipende da una scelta personale e non dalla natura» - a quelli rivolti al cantante Valerio Scanu e al matrimonio col suo compagno. «È giusto banalizzare l'unione civile trasformandola in una pagliacciata, addirittura scopiazzando il matrimonio con gli abiti in bianco e nero?», si chiede commentando le foto dell'unione che trova «raccapriccianti». E poi ancora, nel 2018, le parole contro l'aborto, sulla legge 194 da «rivedere».

Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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