Disservizi sugli autobus: «Nel caos gli autisti diventano bersagli»

Sabato 7 Agosto 2021 di Luisa Morbiato
Passeggeri sul bus

PADOVA - Non si fermano le lamentele per i disservizi del trasporto pubblico, che si legano anche all'ampia discussione sulla sicurezza a bordo dei mezzi.

A far sentire la propria voce in tema di ritardi, straordinari e difficoltà di servizio, questa volta è il sindacato Ugl. E in tema di sicurezza di autisti e utenti interviene di nuovo anche il consigliere regionale Elisa Venturini.

LE PROTESTE

«Chiederemo all'ad di BusItalia, Antonio Barbarino, di fermare lo spettacolo indecoroso che ogni anno in estate si consuma ai danni della città e di chi vuole fruire di un servizio di trasporto dignitoso ed efficiente - spiega il segretario provinciale Ugl, Fabio Bigon. Invitiamo inoltre gli utenti a non assumere atteggiamenti conflittuali con i conducenti, la cui priorità è la sicurezza dei passeggeri. Come in tutte le aziende che si rispettino, vanno individuate le responsabilità e create le condizioni affinché le difficoltà di questo periodo si risolvano. Se si sostiene il principio che chi sbaglia deve essere punito, questo deve valere per i dipendenti ma anche per i dirigenti».
Ugl sottolinea che ormai da 4 anni invia segnalazioni a BusItalia ma che anche quest'anno, causa manutenzione della linea del tram, il servizio di bus sostitutivi genera disservizi. «Ai conducenti sono stati consegnati orari di partenza e arrivo ai capolinea con tempi di percorrenza improponibili. Le conseguenze sono disastrose, con ritardi che già dopo 2 ore di servizio a turno si attestano sui 25 minuti chiude Bigon. E gli utenti si lamentano con gli autisti. Così l'azienda espone i dipendenti a situazioni conflittuali».

I PROBLEMI

A lamentarsi delle condizioni di lavoro che li rendono parafulmini nei confronti dei passeggeri inviperiti sono anche molti autisti. A questo si aggiungono poi le difficoltà di guida dei mezzi sostitutivi del tram in partenza dal capolinea di Pontevigodarzere verso la stazione. Gli autobus infatti devono percorrere via Signorini, una strada dalla carreggiata stretta, per immettersi su via Verrocchio e girare intorno alla piccola rotatoria di fronte all'Alì. Una manovra per niente semplice: il bus occupa anche parte della corsia opposta e la curva stretta fra spartitraffico e marciapiede porta spesso le ruote a contatto con la cordonata di cemento, causando danni anche imponenti.

LE RICHIESTE

Sulla questione sicurezza, dopo le aggressioni delle settimane scorse, torna a parlare anche il consigliere regionale Elisa Venturini. «In questi giorni si stanno effettuando le consegne dei nuovi mezzi ordinati da BusItalia per potenziare il servizio - sottolinea -. Nella prima fornitura da parte della ditta Setra però non c'è la paratia completa che serve a garantire la sicurezza degli autisti, sia per quel che riguarda il Covid che per le possibili aggressioni. C'è solo una piccola porta, ma non il vetro che arriva fino al soffitto. Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare gli autobus Mercedes che auspichiamo siano dotati di questo accessorio fondamentale. Se ci fosse la possibilità di risolvere il problema delle paratie sugli autobus appena arrivati, riusciremmo ad avere davvero mezzi moderni e adeguati a soddisfare le esigenze di utenti e dipendenti».
 

Ultimo aggiornamento: 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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