PADOVA - Un nigeriano di 30 anni richiedente protezione internazionale è stato arrestato: su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale per traffico di esser umani. Il latitante è stato catturato dalla Squadra mobile di Padova che si era attivata dopo aver ricevuto la segnalazione, il 14 luglio, dal Tribunale di Anversa (Belgio), che ha emesso il provvedimento in relazione ad una condanna dell'uomo a 4 anni di carcere in quanto accusato di aver contribuito all'ingresso illegale in Belgio di una connazionale e, approfittandosi della vulnerabilità e della precaria condizione sociale della stessa, di averla obbligata a prostituirsi intascandone i proventi.
Reclutata dall'uomo tramite Facebook, promettendole di lavorare in Italia come sarta, la donna fu spinta nel maggio 2016 ad intraprendere un lungo viaggio che l'ha portata dalla Nigeria in Italia con una barca gestita dai trafficanti. Ha prima soggiornato a Milano, poi a Padova e successivamente a Bruxelles e ad Anversa, dove la vittima è stata costretta dall'indagato a prostituirsi tutti i giorni. Nel 2019 la donna è riuscita a sottrarsi al controllo del connazionale grazie all' intervento della polizia ma è stata di nuovo sottomessa dallo sfruttatore che ha peraltro minacciato i suoi familiari, chiedendo loro di saldare un debito di denaro della figlia. Il 30enne, tornato nuovamente a Padova ha avanzato un ricorso avverso il rigetto dell'istanza di protezione internazionale, ma è stato rintracciato e arrestato.