Visitano la riserva naturale e piombano nell'incubo: «Tra cumuli di letame e animali feriti»

Sabato 12 Febbraio 2022 di Raffaella Gabrieli
Alla riserva tra cumuli di letame e animali feriti: la denuncia di alcuni visitatori
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FELTRE - «Animali sanguinanti, cumuli di letame a ridosso del fiume Piave e del torrente Caorame, un disordine incredibile... Quella che doveva essere una bella gita si è trasformata in un qualcosa di diverso, che ha generato in tutti noi un velo di delusione. Il vincheto di Celarda non è più quello di un tempo, il fiore all’occhiello del Corpo forestale dello Stato dove trascorrere alcune ore in mezzo alla natura; è piuttosto un’accozzaglia di situazioni fuori posto che lasciano l’amaro in bocca». È uno sfogo in piena regola quello di Elena Turrin, feltrina residente nel Trevigiano che con la famiglia e degli amici negli scorsi giorni ha fatto visita alla riserva naturale. 

LA DENUNCIA 
Due le realtà fuori luogo, secondo la visitatrice e i suoi compagni di escursione. «La cosa che più ci ha colpito, tanto noi adulti quanto ancor di più i bambini che avevamo al seguito - spiega - è un daino con il muso sanguinante all’interno di un recinto. Non abbiamo ben capito se si trattasse di un taglio o di una ferita derivante magari da uno scontro con i compagni. Ma non importa: ciò che conta è che aveva una gran quantità di sangue rappreso tra orecchio, occhio e bocca: a dimostrazione che la cosa non è recente ma che risale a giorni fa. Ma nulla faceva pensare che un medico fosse intervenuto non tanto per ripulirlo quanto, piuttosto, per curarlo. Povera bestia... mio figlio, di sei anni, si è messo a piangere vedendolo». 

ASPETTO AMBIENTALE 
Ma alla comitiva proveniente dalla Marca non è passata inosservata nemmeno la presenza di un significativo ammasso di letame di svariate decine di metri cubi di dimensione. «Una montagna di liquami animali - spiega Turrin - che già da sola fa impressione: l’avesse posizionata un contadino qualunque sarebbe già stato denunciato.

Ma quel che colpisce di più è che essa si trova a un centinaio di metri dal fiume Piave e da solo una cinquantina dal torrente Caorame. Ciò significa che con i primi caldi, e con il disgelo della massa, il percolato ora ghiacciato finirà dritto dritto nei corsi d’acqua. Ma com’è possibile, mi chiedo io? Siamo alla vigilia di un potenziale grosso inquinamento idrico e nessuno dice niente?». «Ma poi mi chiedo - prosegue Turrin -: a cosa serve questa enorme quantità di letame in un’area come il Vincheto che in qualità di zona umida è tutelata dalla convenzione internazionale di Ramsar? Mica ci si devono coltivare verdure e frutta. L’obiettivo, se non sbaglio, è lasciarlo vivere in maniera selvaggia, come viene, senza modificarne troppo l’andazzo attraverso la mano umana». 


 

IL TESORO
La riserva naturale Vincheto di Celarda vede derivare il nome dalla coltivazione, nel secolo XIX, dei salici da vimini: da “vinchi”, i rami flessibili della pianta. Essa occupa una fascia fluviale di circa 99 ettari nel comune di Feltre ed è gestita dall’Arma dei Carabinieri - Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Belluno. È una zona umida di interesse internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar ed è riserva biogenetica di interesse europeo. «Si localizza - come spiega la Provincia di Belluno nella sua promozione - in una zona pianeggiante a 230 metri sul livello del mare è di facile accesso agli escursionisti e ai visitatori presentando una rete di facili sentieri che attraversano tutta l’area, dove si trovano anche grandi recinti per gli animali e vasche per l’allevamento della trota marmorata destinata al ripopolamento dei corsi d’acqua delle Dolomiti. Il Vincheto di Celarda si caratterizza per la ricchezza d’acqua e la presenza di specie floristiche e faunistiche tipiche delle zone umide. Il paesaggio è contraddistinto da paludi, stagni, laghetti e risorgive incorniciati da una vegetazione lacustre. Tra gli alberi più diffusi: abete rosso, pino silvestre, frassino, ontano, pioppo e salice».

Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 15:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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